Vita Chiesa

DIOCESI DI FIRENZE, LA RIORGANIZZAZIONE DELLE PARROCCHIE DEL CENTRO STORICO

L’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha presentato questa mattina nella sua relazione ai sacerdoti della diocesi, riuniti per l’annuale assemblea del clero a Monte Senario, la riorganizzazione delle parrocchie del centro storico. Una riduzione dalle 22 parrocchie attuali (alcune delle quali ormai ridotte a pochissimi abitanti) a sette parrocchie, ciascuna dai circa 4mila agli oltre 7 mila abitanti. Nessuna chiesa, ha comunque precisato, sarà chiusa: alcune chiese del centro diventeranno “rettorie” e saranno destinate ad usi diversi da quello parrocchiale, come le celebrazioni in lingue straniere per turisti e per comunità etniche, o per fare da riferimento per alcune dimensioni della fede cristiana, come quella culturale o quella caritativa. L’Arcivescovo ha anche distribuito la cartina che illustra i nuovi confini delle parrocchie e una lettera spedita in questi giorni a tutte le famiglie residenti nel vicariato.Nel corso dell’assemblea (aperta con una relazione del nuovo vescovo di Fiesole Mario Meini a conclusione dell’anno sacerdotale) è stato fatto anche il punto sulla situazione delle Piagge, dopo il reintegro di don Alessandro Santoro nel suo servizio pastorale alla comunità. L’Arcivescovo ha fatto anche un riferimento al ritorno ciclico del caso Cantini nella comunicazione mediatica: “Ho cercato di mostrare – ha spiegato, interpellato dai giornalisti – che c’è una strumentalità in questo”. L’Arcivescovo ha anche ribadito la comunione tra Chiesa fiorentina e Santa Sede: tutto è stato fatto, ha ribadito, sotto la supervisione del Vaticano. Una vicenda, ha sottolineato Betori, “che si è chiusa con una sentenza esemplare, in tempi celeri (4 anni) rispetto alla giustizia italiana, su fatti che erano caduti in prescrizione sia per il diritto ecclesiale che per il diritto italiano, e rischiavano di non ricevere nessuna sanzione. Ho anche ribadito che le porte dell’episcopio e le porte del cuore del vescovo sono aperte”.LA SCHEDA: QUESTE LE NUOVE SETTE PARROCCHIENostra Signora del Sacro Cuore, nella zona nord-ovest, che assorbe anche il territorio finora di San Giovannino dei Cavalieri e parte del territorio di San Marco, per un totale di circa 4300 residenti.Ss.ma Annunziata, nella zona nord, che include parte del territorio di San Marco, il territorio di S. Michele in Visdomini e le due parrocchie legate ai luoghi di cura e assistenza di S. Maria nell’Ospedale degli Innocenti e di S. Egidio in S. Maria NuovaS. Ambrogio e S. Giuseppe, nella zona est, vengono aggregate in una unità pastorale, nella quale viene a rientrare anche la cura pastorale di S. Ferdinando nella Pia Casa (Montedomini); dal punto di vista numerico è questa la parrocchia più consistente con 7100 residenti circa. S. Lorenzo mantiene il suo attuale territorio e lo accresce con quello di S. Maria Maggiore ma anche con la zona attorno alla Cattedrale, al momento in larga parte afferente a S. Margherita e S. Maria de’ RicciS. Lucia sul Prato non subisce alcuna variazione, mantenendo i suoi 3200 residenti.S. Maria Novella ingloba anche il territorio attualmente di   S. Salvatore in Ognissanti e s.Trinità per un totale di 3200 residenti circa.S. Remigio raccoglie il restante territorio a sud, attualmente corrispondente alle parrocchie di S. Margherita e S. Maria de’ Ricci, S. Carlo, SS. Michele e Gaetano, SS. Apostoli e Biagio