Vita Chiesa

DIOCESI DI MILANO, PROMULGATO IL NUOVO LEZIONARIO AMBROSIANO

Oggi, durante la celebrazione della messa crismale nel duomo di Milano, l’Arcivescovo di Milano, il card. Dionigi Tettamanzi ha annunciato che dall’Avvento 2008 entrerà in vigore il Nuovo Lezionario Ambrosiano. Una novità che riguarda più di 5 milioni di persone – tanti sono gli abitanti delle zone in cui vige il rito ambrosiano – e che consiste nel mutare il programma delle letture della Messa e di altre celebrazioni adottando non più “il criterio della lectio semicontinua (si leggeva, ogni domenica, lo stesso libro del Vangelo, riprendendo da dove ci si era interrotti la domenica precedente) ma un criterio “tematico”: ogni domenica mette in luce un aspetto della vita di Gesù e del suo insegnamento, sostenuto dalle lettura di un brano dell’antico Testamento e delle Lettere di San Paolo”. L’adozione del Lezionario, fa sapere la diocesi di Milano, di fatto “supera la provvisorietà di quello fino ad ora in vigore. Dal 1976 le parrocchie di Rito Ambrosiano celebrano l’eucaristia con un Messale Ambrosiano completamente rinnovato a norma del Concilio Vaticano II e con un Lezionario ambrosiano incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano”. L’auspicio è che con questo nuovo Lezionario si possa dare “un rinnovato impulso alla vita liturgica e all’azione pastorale delle comunità di rito ambrosiano. L’itinerario dell’anno liturgico e la proposta biblica che vi si articola, saranno la prima fonte di educazione alla fede”. Nondimeno si intende “valorizzare il patrimonio liturgico che la tradizione ambrosiana ha custodito nei lunghi secoli della sua storia” facendo si che “la Chiesa ambrosiana prenda meglio coscienza della sua vocazione ecumenica”. Il Lezionario è organizzato in tre libri – mistero dell’incarnazione, della Pasqua e della Pentecoste – e suddiviso nel percorso domenicale, sabbatico e feriale. La peculiarità è che esso predispone, per le grandi solennità e tutte le domeniche – una liturgia vigiliare vespertina, in forma solenne o semplice, superando il ripiegamento pastorale sulla messa prefestiva e sottolinea anche il carattere ‘festivo’ del sabato in continuità con la tradizione ebraica.Sir