Vita Chiesa

DOCUMENTI: Lineamenta

PRESENTAZIONEI Padri della Decima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, verso la fine dei lavori nell’ottobre 2001, furono interpellati circa il tema della successiva assemblea e, tra le varie proposte, suggerirono anche l’argomento eucaristico. L’abituale consultazione delle Conferenze Episcopali, delle Chiese Orientali sui iuris, dei Dicasteri della Curia Romana e dell’Unione dei Superiori Generali ha a sua volta indicato, con particolare convergenza di pareri, il tema dell’Eucaristia come prioritario. Anche i membri del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale si sono espressi in tal senso. Proprio questo tema il Santo Padre scelse e stabilì di offrire alla meditazione collegiale dei Vescovi riuniti nell’Undecima Assemblea Generale Ordinaria. La formula, rievocativa della dottrina e del linguaggio conciliare del Concilio Vaticano II, ha questi termini: Eucharistia fons et culmen vitae et missionis Ecclesiae.

Fu poi compito del Consiglio della Segreteria Generale dedicare a questo titolo alcune sessioni lavoro, che, con l’aiuto di esperti, hanno portato al risultato del presente documento dei Lineamenta.

Questo, come è ben noto, è il primo passo della consultazione universale, che permetterà a tutte le Chiese particolari sparse nel mondo di entrare nel processo sinodale con la riflessione, la preghiera e i suggerimenti più opportuni per permettere la preparazione dell’Instrumentum laboris che costituirà l’ordine del giorno dell’assemblea sinodale.

La consultazione per la futura assemblea sinodale registra una novità nella storia del Sinodo dei Vescovi: il tema. Esso, infatti, corrisponde a quello di una recente Enciclica pontificia sulla Eucaristia nel suo rapporto vitale con la Chiesa Ecclesia de Eucharistia. La circostanza merita considerazione a causa del suo influsso diretto sulla consultazione e sui lavori sinodali veri e propri.

Non sorprende che un sinodo sia chiamato a trattare di una materia inclusa nel magistero pontificio ordinario. Quello che desta attenzione è la prossimità cronologica e l’identità promulgativa: è il medesimo Papa che in stretto nesso di tempo scrive di Eucaristia e affida ad un sinodo lo stesso argomento. Tutto questo ha pregnanza di significato per il Pontefice, per i Vescovi, per la Chiesa.

È chiaro che l’Enciclica manifesta la volontà del Pastore di stimolare i destinatari, la Chiesa universale, a dedicarsi, con nuove energie spirituali e con rinnovato amore, al mistero eucaristico, che è vitale per la Chiesa stessa. In questo atto di magistero ordinario si esprime così la sollecitudine di ripetere al popolo del Signore, con accenti adatti alle condizioni odierne, una verità perenne e necessaria alla sopravvivenza della Chiesa nella storia.

L’assemblea sinodale ha scopi consultivi e questa volta i vescovi non sono convocati dal Papa perché diano suggerimenti in vista di interventi dottrinali. Tuttavia esistono abbondanti motivi di riunire i pastori, perché su un argomento tanto decisivo per la vita e la missione della Chiesa manifestino le esigenze e le implicazioni pastorali dell’Eucaristia nella celebrazione, nel culto, nella predicazione, nella carità, nelle diverse opere in genere.

Ma il punto più alto di attenzione è un altro. Stando all’evidente analogia dei titoli, è inevitabile domandarsi perché il Papa abbia scelto un tema già trattato. La risposta a questo disagio dialettico sta nell’osservazione aggiornata della vita della Chiesa. Esiste oggi nella Chiesa, innegabilmente, una “urgenza eucaristica”, che fa capo non più a incertezze di formule, come avveniva nel periodo del Concilio Vaticano II, ma alla prassi eucaristica bisognosa oggi di nuova amorosa attitudine fatta di gesti di fedeltà a Colui che è Presente per coloro che oggi continuano a cercalo: “Maestro dove abiti?”.

Si augura pertanto che questi Lineamenta incoraggino le Conferenze Episcopali, le Chiese Orientali sui iuris, i Dicasteri della Curia Romana e l’Unione dei Superiori Generali alla riflessione e alla verifica pastorale, invitando anche tutte le componenti della Chiesa a offrire il loro contributo, affinché le risposte al questionario dei Lineamenta siano complete e significative per permettere un fruttuoso lavoro sinodale.

Per un adeguato svolgimento del processo sinodale sarà necessario che le risposte arrivino a questa Segreteria Generale entro il 31 dicembre 2004.

Con queste risposte continua in tutte le Chiese particolari il cammino del Sinodo, nel quale i Vescovi, come Pastori del gregge, in collegialità tra di loro e con il Papa si preparano a riflettere su questo grande Sacramento del quale vive la Chiesa.25 febbraio 2004Jan P. Card. Schotte, C.I.C.M.Segretario Generale

Il testo integrale dei Lineamenta