Vita Chiesa

DON ANDREA SANTORO: CARD. RUINI IN TURCHIA, «IL DIALOGO TRA LE RELIGIONI È POSSIBILE E DOVEROSO»

“Siamo venuti per dare un contributo alla pace tra i popoli e tra le religioni, per testimoniare che il dialogo tra le religioni è possibile e doveroso, nel rispetto della fede di ciascuno e nell’amore per il fratello che è presente in ogni persona umana”: queste le parole del cardinale Camillo Ruini, Vicario di Roma e presidente della Cei, nell’omelia pronunciata oggi a Trazbon (Trebisonda), in Turchia, durante la messa nel giorno del primo anniversario della morte di don Andrea Santoro, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, ucciso mentre pregava nella sua chiesa di S. Maria. “Siamo venuti nello stesso spirito con cui è venuto tra voi Don Andrea – ha detto il card. Ruini, accompagnato in Turchia dal segretario generale del Vicariato, mons. Mauro Parmeggiani, dalla mamma di don Andrea, Maria Polselli, dalle sorelle, Maddalena e Imelda, dal cugino, Antonio Polselli e dal parroco di Sant’Ippolito, mons. Enrico Feroci -, con l’animo cioè di un amico della Turchia e del popolo turco, con atteggiamento di stima e di rispetto per l’Islam e la religione musulmana”.

Il card. Ruini ha espresso “affetto e gratitudine” per don Andrea e la sua testimonianza spinta “fino all’effusione del sangue”, come pure “vicinanza e solidarietà fraterna alla comunità cristiana di Trazbon, dell’Anatolia e dell’intera Turchia”. “Siamo venuti – ha aggiunto più avanti – perché si affermi ovunque nel mondo la libertà religiosa, per chiedere a Dio di illuminare la mente e il cuore di ciascun uomo, affinché comprenda che soltanto nella libertà e nell’amore del prossimo Dio può essere autenticamente adorato”.

A Roma don Santoro sarà ricordato questa sera alle ore 19.00 con una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal vicegerente mons. Luigi Moretti e alla quale parteciperanno numerosi sacerdoti e fedeli che hanno conosciuto il sacerdote, nella Cappella del Pontificio Seminario Romano Maggiore (P.zza S.Giovanni in Laterano, 4) che ha avuto tra i suoi alunni don Andrea.Sir