Vita Chiesa

Diocesi Firenze: un “consiglio episcopale” affiancherà il card. Betori

In questi giorni infatti il Cardinale doveva nominare un nuovo Vicario generale, in sostituzione del Vescovo ausiliare Claudio Maniago nominato vescovo di Castellaneta, in Puglia. «L’approccio con cui ho voluto affrontare questa decisione – ha spiegato Betori – non è stato quello di trovare un sostituto, ma quello di offrire al mio ministero un sostegno collegiale, espressione dell’ecclesiologia conciliare di comunione, più vicino all’evolversi della vita della Chiesa in questo nostro tempo, più capace di riflettere i molteplici volti della realtà della nostra diocesi e del nostro presbiterio, per valorizzare la varietà di esperienze e comporle in una più ricca unità. Il vescovo, dunque, non si affianca solo un vicario generale, ma un gruppo di presbiteri come vicari, con i quali condivide la sua potestà ordinaria in ambiti specifici del suo governo». Un orizzonte di partecipazione e condivisione che, ha aggiunto, «appare assumere, proprio in questi ultimi tempi, connotazioni sempre più collegiali, di cui il Santo Padre Francesco offre importanti esempi».

Il ruolo di Vicario generale è dunque assegnato a mons. Andrea Bellandi, docente alla Facoltà teologica dell’Italia centrale (di cui è stato anche preside). Ma il governo della diocesi, ha sottolineato l’Arcivescovo, «si affiderà a forme intense di dialogo e confronto tra il vescovo e i componenti del consiglio episcopale, in forma collegiale».

Del consiglio faranno parte cinque sacerdoti: oltre a mons. Bellandi (che sarà anche Vicario episcopale per l’evangelizzazione e l’esercizio del culto) l’Arcivescovo ha confermato mons. Fabrizio Porcinai vicario episcopale per gli affari economici e ha nominato padre Giovanni Roncari (cappuccino) vicario episcopale per il clero, mons. Giancarlo Corti vicario episcopale per l’impegno sociale e il servizio della carità e don Wieslaw Olfier moderatore di curia. Dal confronto all’interno di questo consiglio episcopale, ha concluso Betori, «dovranno emergere i problemi che interessano la vita diocesana e indicazioni per le decisioni che poi spettano alla responsabilità del vescovo. I vicari ne cureranno poi l’esecuzione nei rispettivi ambiti».