Diocesi di Fiesole, incontro col vescovo Stefano Manetti: i laici protagonisti per portare la parola di Dio a tutti
Oggi il ruolo del laico è anche quello di portare la parola di Dio al di fuori della parrocchia. Il vescovo di Fiesole Stefano Manetti ha voluto sottolineare il ruolo centrale dei laici nel secondo anno del cammino sinodale. In tanti hanno rispostoe all’invito dei loro parroci, partecipando domenica 4 dicembre all’incontro al Centro pastorale del Matassino (Reggello).

«Il laico è una figura centrale per le scommesse della Chiesa del terzo millennio, per dirla con le parole di Papa Francesco» ha sottolineato mons. Manetti, che ha invitato a non porre limiti alla missione di evangelizzazione: «Lo spirito santo è in grado di fare miracoli: a casa, in fabbrica, in ufficio, ovunque».
Diventare animatore dei gruppi sinodali significa «entrare in un piccolo laboratorio di sperimentazione, avere a che fare con l’essenza della Chiesa, creare relazioni» ha detto Manetti. «Raccontare ad altri fratelli e sorelle battezzati la mia esperienza di vita, significa condivisione. Parlare ed essere ascoltati, significa restituire dignità ad un battezzato. Gli altri ascoltano cosa dice lo spirito santo attraverso di te».
L’ incontro del Matassino è servito ad una prima riflessione sulla formazioni dei gruppi sinodali, l’avvio di un processo che si snoderà in futuri incontri di verifica e di scambio di esperienze. Durante l’incontro è stato distribuito anche un sussidio agli aspiranti animatori: una piccola guida con dieci schede con gli spunti per gli incontri dei gruppi che possono svolgersi non solo all’interno delle parrocchie ma anche verso l’esterno, ovvero in fabbrica, a scuola, in ospedale o in altri contesti.
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