Vita Chiesa
Don Chang, il prete cinese «in missione» a San Donnino
Insieme a don Giovanni Bai a Roma ci sono altri dieci sacerdoti cinesi. Cosa porterà con sé don Giovanni dell’esperienza fiorentina? «Credo – risponde – che il vivere insieme l’esperienza dell’oratorio sia importante per crescere e per sviluppare la fede. Il prossimo anno mi piacerebbe impegnarmi per coinvolgere anche i bambini cinesi in questo progetto perché ritengo che con i cinesi piccoli si può fare qualcosa di costruttivo. I ragazzi italiani in questi giorni mi hanno coinvolto nelle attività di gioco, nei laboratori, nella musica. Poi naturalmente c’è anche lo spazio per i compiti e per il catechismo».
Quest’anno l’oratorio del centro Spazio Reale ha accolto 160 fra bambini e ragazzi, dalle scuole materne alle medie e don Giovanni-Chang ha conquistato subito la loro amicizia e fiducia. Don Momigli, nel frattempo, sta già pensando ad una nuova iniziativa: al termine dell’oratorio vorrebbe coinvolgere don Giovanni Bai e un altro sacerdote cinese che arriverà a breve, sempre per sostituzioni, in un ciclo di incontri aperti alla comunità cinese di San Donnino e Brozzi. E per l’estate prossima potrebbe essere studiata e rilanciata, con proposte mirate, l’idea dell’oratorio interculturale.