Vita Chiesa

Don Giovanni Paccosi nominato nuovo vescovo della diocesi di San Miniato

L’arcivescovo ha ricordato i tanti anni trascorsi da don Paccosi come missionario in Perù, il suo impegno come vicario per la pastorale e come responsabile per l’edilizia di culto. L’ordinazione episcopale è stata fissata per il 5 febbraio, nella cattedrale di Firenze; il 26 febbraio l’inizio del ministero episcopale nella diocesi di San Miniato.

Don Giovanni Paccosi è nato il 2 giugno 1960 a Firenze, Provincia e Arcidiocesi di Firenze. Durante gli studi superiori entra a far parte del movimento Comunione e Liberazione di cui diventa uno degli esponenti. Terminati i corsi teologici nel Seminario Arcivescovile di Firenze, viene ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Firenze il 4 aprile

1985.Dal 1985 al 1988 è stato Vicario parrocchiale in S. Maria in Scandicci (FI) e dal 1988 al 1989 in S. Maria a Novoli in Firenze. Dal 1989 al 1996 è stato Parroco di San Martino a Strada in Bagno a Ripoli (FI) e dal 1996 al 2001 di S. Maria a Coverciano in Firenze. Nel gennaio 2001 è stato inviato come sacerdote Fidei donum nella Diocesi diCarabayllo nel distretto di Lima in Perù dove fu nominato Parroco di Santa María de la Reconciliación, Responsabile della pastorale universitaria nella Universidad Católica“Sedes Sapientiae” di Carabayllo, Docente e Coordinatore dell’Área de Antropologia y Teologia e Responsabile della formazione del clero giovane nella Diocesi.Nel 2005 ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia presso la Facultad de Teología Pontificia y Civil de Lima, nel 2006 la Licenza in Educación Secondaria con specializzazione Filosofía y Religión presso la Universitad Católica “Sedes Sapientiae”, infine, nel 2015 il Dottorato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.Dal 2016, rientrato in Italia, è Parroco di Gesù Buon Pastore a Casellina in Scandicci (FI), contemporaneamente ha ripreso l’insegnamento della Religione   Cattolica nel locale Liceo Scientifico e dal 2017 è Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto.Nel 2018 viene nominato Vicario Episcopale per la pastorale dell’Arcidiocesi di Firenze, membro del Collegio dei Consultori, Coordinatore del Comitato diocesano per don Lorenzo Milani e Canonico onorario della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.Nell’agosto 2022 viene sollevato dagli incarichi diocesani, essendo stato nominato responsabile per l’America Latina della Fraternità di Comunione e Liberazione.Incarichi pastorali più significativi da lui svolti:1985-1988: Vicario parrocchiale in S. Maria in Scandicci (FI)1988-1989: Vicario parrocchiale in S. Maria a Novoli in Firenze1989-1996: Parroco di San Martino a Strada in Bagno a Ripoli (FI)1996-2001: Parroco di S. Maria a Coverciano in Firenze.2001-2016: Parroco di Santa María de la Reconciliación in Lima,Responsabile della pastorale universitaria nella Universidad Católica“Sedes Sapientiae” di Carabayllo, Docente e Coordinatore dell’Área deAntropologia y Teologia nella medesima Università e Responsabile dellaformazione del clero giovane nella Diocesi di Carabayllo. Dal 2016: Parroco di “Gesù Buon Pastore a Casellina” in Scandicci (FI).2017-2022: Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici el’Edilizia del Culto.2018-2022: Vicario Episcopale per la Pastorale.Dal 2018: Canonico onorario della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.2018-2022: Membro del Collegio dei Consultori.2020-2022: Coordinatore del Comitato diocesano per don Lorenzo Milani.Dal 2022: Responsabile della Fraternità

 Questa la nota con cui la Diocesi di Firenze ha accompagnato l’annuncio:

Accogliamo con gioia questa notizia che arriva alla Vigilia di Natale e conferma l’attenzione e l’apprezzamento di Papa Francesco verso la Chiesa fiorentina e il nostro presbiterio. Al Papa va la nostra gratitudine per questa stima, che ci gratifica e allo stesso tempo ci impegna. Siamo felici dell’ulteriore dono che Firenze fa oggi a una Chiesa sorella di Toscana, anche se non neghiamo un po’ di dispiacere per questo allontanamento di mons. Paccosi, un amico, che in tutti questi anni ha reso un prezioso servizio pastorale nella nostra Arcidiocesi, di cui gli sono particolarmente grato.

Papa Francesco ha scelto di nominare vescovo un parroco. Nel descrivere don Giovanni voglio partire proprio da questo, prima di ricordare tutti gli altri suoi incarichi e qualifiche. Appena ordinato nel 1985, a venticinque anni, il suo primo incarico è stato quello di vicario parrocchiale a S. Maria a Scandicci (FI), successivamente è stato parroco di San Martino a Strada a Bagno a Ripoli (FI) e poi a S. Maria a Coverciano nella città di Firenze. Importanti, nel suo servizio alla Chiesa, sono i quindici anni di esperienza missionaria, a partire del 2001, come sacerdote fidei donum nella diocesi di Carabayllo nel distretto di Lima in Perù, dove è stato parroco di Santa Maria de la Reconciliación. Rientrato in Italia, dal 2016 è parroco di Gesù Buon Pastore a Casellina in Scandicci (FI).

Don Giovanni è stato davvero un buon pastore per tutte le comunità che gli sono state affidate, un sacerdote fedele testimone del Vangelo pienamente calato nella realtà quotidiana della gente. L’ho potuto apprezzare nel rapporto e confronto quotidiano con lui, nella visita pastorale alla sua parrocchia di Scandicci, e, prima ancora, nella visita che feci nel 2012 a lui e al caro don Paolo Bargigia nella loro grande parrocchia alla periferia nord di Lima, un numero impressionante di persone, ben 60mila, in una condizione di grande povertà, ma ricche dell’attenzione e della cura pastorale di don Giovanni e di don Paolo. Ricordo ancora l’orgoglio e la gratitudine che provai per questi nostri sacerdoti che dimostravano a tutti che la nostra Chiesa è ancora capace di essere missionaria a Firenze e nel mondo.

Questa ricca e variegata esperienza di parroco, caro don Giovanni, ti sarà preziosa per il ministero di vescovo a cui sei stato chiamato. Perché, come ho sperimentato in prima persona, e ricordato recentemente, penso che il compito di un vescovo sia oggi meno quello di stare davanti al gregge, ma più dentro, insieme, al gregge, per accompagnare, più che guidare, stando il più possibile vicini alla vita delle persone e ai bisogni di tutti, non da ultimi i nostri fratelli preti.

Sicuramente non mancherà da parte di don Giovanni l’attenzione per i giovani che ha sempre seguito con grande partecipazione e apprezzamento, oltre che nelle parrocchie, come responsabile di Comunione e Liberazione, come insegnante di religione al liceo, o in Perù come responsabile della pastorale universitaria e docente a Carabayllo nell’Universidad Católica “Sedes Sapientiae”.

Non meno utili gli saranno l’esperienza degli ultimi quattro anni come Vicario Episcopale per la Pastorale e membro del Collegio dei Consultori – quindi tra i miei più stretti collaboratori –, e ancora le competenze acquisite come Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della diocesi. Tutti servizi in cui ha potuto avvalersi di una significativa preparazione teologica, culminata nel dottorato in sacra teologia.

Non voglio infine dimenticare altri due titoli che legano don Giovanni alla realtà della Chiesa fiorentina: canonico onorario del Capitolo Metropolitano della nostra Cattedrale e coordinatore, fino a qualche mese fa, del Comitato diocesano per Don Lorenzo Milani.

L’incontro con il carisma di don Luigi Giussani è stato determinante per la vita e la formazione di mons. Paccosi, che da pochi mesi era stato nominato anche responsabile del movimento di Comunione e Liberazione per l’America Latina. Ora Papa Francesco lo chiama per un’altra missione nella diocesi di San Miniato. Per don Giovanni questa Vigilia di Natale sarà ancor di più attesa di un mattino nuovo per la sua vita, illuminata dalla luce di Gesù che nasce per noi.

Lo accompagniamo con la preghiera sincera e l’affetto, grati per quanto ha fatto tra noi in questi anni di ministero presbiterale e certi che il Signore non mancherà di sostenere il suo ministero di vescovo.

Firenze, 24 dicembre 2022