Vita Chiesa

EBREI-CATTOLICI: INCONTRO DI BUDAPEST; CARD. KASPER, CLIMA FIDUCIOSO

“Un incontro fiducioso e amichevole. Ci conosciamo ormai da anni e in questi anni certamente è cresciuta la fiducia. Ora vogliamo andare avanti. Non c’è stata nessuna polemica e controversia”. Questo il bilancio stilato al Sir dal card. Walter Kasper, che presiede la Pontificia Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, riguardo all’incontro del Comitato internazionale per il collegamento ebraico-cattolico che si concluderà domani con la pubblicazione di un comunicato finale. Due i temi centrali dell’incontro: il primo è il “Ruolo della religione in una società secolare”. Il secondo è lo stato delle relazioni cattoliche ed ebraiche, riguardo all’impegno comune nel combattere i nascenti radicalismi. “Siamo convinti – dice il cardinale – che ebrei e cristiani hanno molti valori in comuni. C’è quindi tutto l’interesse a parlare insieme a questa società secolare e portare avanti i nostri valori, i valori della famiglia, della giustizia nel mondo, la lotta alla povertà. D’altra parte i dieci comandamenti fanno parte del comune patrimonio. Ci sono anche sfide comuni e sui problemi possiamo collaborare”. Un altro punto “molto importante” affrontato a Budapest è l’impegno per la educazione “per trasmettere alle giovani generazioni tutto quello che abbiamo elaborato in questi 40 anni di dialogo”. Riguardo poi all’impegno di cristiani ed ebrei contro l’antisemitismo, il cardinale ha fatto sapere che il co-presidente ebreo del Comitato di dialogo (David Rosen) “si è espresso molto chiaramente” anche “sulle persecuzioni che subiscono i cristiani d’India, manifestando la solidarietà degli ebrei”. “A questo proposito – ha aggiunto il cardinale – ebrei e cristiani hanno un’opinione comune: siamo contro ogni forma di discriminazione, sia sotto la forma dell’antisemitismo sia anche di anticristianesimo. In un mondo ormai globalizzato, in cui tutti siamo molto vicini gli uni con gli altri, dobbiamo accettare gli altri”. L’incontro si è dunque svolto all’insegna di un clima “fiducioso e sereno”. Anche riguardo alla richiesta dell’apertura degli archivi vaticani, il card. Kasper ha detto: “Sugli archivi credo che non se ne parlerà più perché è stato detto chiaramente che tra 6 o 7 anni i musei saranno aperti e questo è stato chiarito molto bene dal prefetto Sergio Pagano”.“Riguardo invece a Pio XII – ha proseguito Kasper -, io ho l’impressione che nessuno vuole una polemica. Gli ebrei riconoscono che la beatificazione è un affare interno alla Chiesa cattolica ma la ricerca storica va avanti e questo è anche chiaro. Credo quindi che ci sia una discussione più pacificata adesso. Certo, sui punti di vista storici ci possono essere diversi problemi e diverse domande. Ma questa è una cosa normale. La ricerca va avanti. Ma chi conosce la ricerca storica e oggettiva, va sempre più a favore di Pio XII”. Quanto ha pesato la rassicurazione di papa Benedetto XVI al Rabbino Rosen rispetto ai temi di beatificazione? “Sì – ha risposto Kasper – questa è una cosa buona e importante. Ho letto poi pubblicamente quanto il papa ha detto domenica scorsa all’Angelus sulla Kristallnacht e gli ebrei sono stati molto riconoscenti. Erano veramente molto commossi dalle parole del Papa che sono state accolte in maniera molto grata”.Sir