Vita Chiesa

EBREI/CATTOLICI: LA SPERANZA DI GIUNGERE PRESTO A NEGOZIATO ISRAELE-SANTA SEDE

La Commissione bilaterale delle delegazioni del Gran Rabbinato di Israele e del Comitato per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo della Santa Sede ha espresso ieri in un comunicato congiunto “la speranza che le questioni in sospeso nei negoziati tra la Santa Sede e lo Stato di Israele possano essere presto risolte, e che gli accordi bilaterali sia rapidamente ratificati per il beneficio di entrambe le comunità”. Il comunicato è stato diffuso al termine della decima riunione della Commissione bilaterale che si è svolta dal 29 al 31 marzo a Gerusalemme ed ha trattato quest’anno il tema della “sfida della fede e della leadership religiosa in una società secolare”. I negoziati tra Israele e la Santa Sede si svolgono in conformità dell’Accordo Fondamentale, firmato il 30 dicembre 1993, che ha permesso le relazioni diplomatiche tra le due realtà. I negoziati cercano di raggiungere un accordo globale su tutte le questioni fiscali e di proprietà pendenti tra Chiesa e Stato, che non erano state specificate in quell’accordo ma sono decisive per i Luoghi Santi. A salutare i membri del Comitato bilaterale a Gerusalemme è stato il Rabbino Capo Shear Yashuv Cohen mentre la delegazione della Santa Sede era guidata dal card. Jorge Maria Mejia. Nel prendere la parola, il Rabbino Capo di Israele Yona Metzger ha espresso “il suo forte sostegno e incoraggiamento per il lavoro della Commissione Bilaterale, riconoscendo il suo impatto sul cambiamento positivo nella percezione delle relazioni ebraico-cristiane nella società israeliana”. Al summit di Gerusalemme, si è parlato della sfida della modernità laica che “oltre ai suoi numerosi benefici” rischia spesso di determinare “una ideologia nichilista che mira ad un’attenzione esagerata all’individuo a scapito della comunità e del benessere collettivo”. Ebrei e cattolici parlano di “crisi morale” ed aggiungono: “Il secolo scorso è stato testimone di violenze e barbarie senza precedenti. Il nostro mondo moderno è sostanzialmente privo di un senso di appartenenza, significato e scopo. La fede e la leadership religiosa hanno un ruolo fondamentale nel rispondere a queste sfide, nel fornire una speranza e una guida morale alla luce della consapevolezza della Presenza Divina in ogni essere umano”. “La responsabilità dei fedeli è di conseguenza quella di testimoniare la presenza divina nel nostro mondo, riconoscendo i nostri errori commessi in passato per essere veri testimoni di questo compito”.Sir