Vita Chiesa

ECUMENISMO: CONVEGNO DI SIRACUSA. MONS. SILUAN, INCONTRARSI PER CONOSCERSI MEGLIO

“È sempre importante incontrarsi tra le diverse comunità cristiane per condividere la nostra fede e la nostra testimonianza, con gli puntati sul Nostro Signore, ma anche nella consapevolezza che c’è un impegno obbligatorio della Chiesa in generale e di ogni comunità cristiana di trasmettere la testimonianza apostolica, di andare avanti nello spirito apostolico. In questo ci è maestro e modello Paolo che considera un obbligo personale e comunitario annunciare il Vangelo soprattutto oggi perché la realtà nella quale viviamo è una realtà scristianizzata e secolarizzata”. Lo sostiene mons. Siluan, vescovo per l’Italia della Chiesa Ortodossa di Romania, che interverrà oggi pomeriggio al IV convegno ecumenico nazionale, che si tiene a Siracusa e ha per tema “Guai a me se non annuncio il Vangelo. Cattolici, ortodossi ed evangelici davanti a Paolo”. In una società secolarizzata quanto è importante che i cristiani offrano una testimonianza anche di unità? “Il Signore Gesù Cristo – risponde mons. Siluan – è uno solo, il Vangelo è uno solo: le diverse realtà cristiane possono realizzare una sinfonia di voci, con tante note. Ognuno, vivendo più in profondità il Vangelo nella sua tradizione, porterà la sua voce in questa sinfonia e la renderà più bella e armoniosa”. Domani il convegno di Siracusa prevede anche gruppi di lavoro in cui si discuterà di immigrazione, diritti umani, ambiente e povertà, campi nei quali è più forte l’impegno comune… “Il cristiano – osserva mons. Siluan – è chiamato a portare un messaggio di conforto agli immigrati, ai poveri, a chi è nella prova. Oggi di più che in passato siamo chiamati a portare non solo parole, ma soprattutto gesti di consolazione. La Chiesa ortodossa romena in Italia vive pienamente la realtà dell’immigrazione, della povertà, del dolore per la lontananza dalla patria e dalla famiglia e sa, perciò, quanto è importante essere vicina a queste persone, con le parole, l’aiuto concreto e un sincero spirito di compassione. Questo è un compito di tutti i cristiani”. Cosa si aspetta dal convegno di Siracusa? “È importante – afferma mons. Siluan – incontrarsi perché non ci conosciamo abbastanza, ma se non ci conosciamo a sufficienza non possiamo essere veramente compresi dagli altri. Questo appuntamento, invece, ci permette di approfondire la conoscenza reciproca, avvicinarsi allo spirito delle altre confessioni cristiane; evita di giudicare gli altri secondo stereotipi e aiuta a dialogare”. “Il dialogo – conclude mons. Siluan – è un obbligo evangelico perché la Santissima Trinità è un dialogo eterno; su questo modello e nel dialogo possiamo avvicinarci un po’ di più anche tra di noi”.Sir