Vita Chiesa

ELEZIONI: DIOCESI PISTOIA, RIPENSARE FORME IMPEGNO POLITICO

Un decalogo per sollecitare politici e cittadini a interessarsi di problemi sociali e a ripensare modi e forme dell’attività politica, ricordando che “don Luigi Sturzo chiedeva per i politici un distacco dall’amore disordinato per il denaro e, anzi, chiedeva a coloro che erano schiavi del suo fascino di non avvicinarsi nemmeno alla politica». Lo ha approvato il gruppo permamente di riflessione politica della diocesi di Pistoia, sotto la guida del vicario generale monsignor Giordano Frosini. Il testo sottolinea in apertura il ruolo della politica intesa come ricerca del bene comune. «Nel momento in cui l’attività politica diventa la ricerca del bene proprio o della propria parte – è scritto -, essa viene meno a uno dei suoi elementi costitutivi ed essenziali: una mancanza che si nota soprattutto nella scelta delle persone per ricoprire incarichi e ruoli nella società».

Il gruppo di riflessione politica – formato da alcune decine di persone di diverso orientamento ma tutte operanti in vari ambiti della politica, dell’economia e della società pistoiese – ricorda la definizione che Giorgio La Pira dava della politica (“dopo la contemplazione è l’attività più nobile dello spirito umano”) e si sofferma sulla funzione dei partiti politici, sul rifiuto della politica come mestiere, sulle scelte politiche dei cristiani.

«Nel documento – spiega in una nota Lorena Paganelli, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale – sono elencate alcune indicazioni ideali e pratiche, una specie di decalogo che adesso viene affidato all’opinione pubblica nella convinzione che la politica rimane una attività laica nella quale, se bene intesa, possono riconoscersi uomini e donne di ogni provenienza culturale”. (ANSA)