Vita Chiesa

ESEQUIE A ROMA PER CARD. INNOCENTI; BENEDETTO XVI: LA VITA INTERA È STARE CON GESÙ

“La forma perfetta dell’esistenza cristiana è uno stare con Gesù, un essere in Lui a tal punto che questa comunione supera la soglia di separazione tra la vita terrena e l’aldilà, così che la morte stessa del corpo non è più una perdita ma ‘un guadagno’”. Lo ha detto oggi il Papa, nell’omelia per la messa esequiale per il card. Antonio Innocenti, presieduta dal card. Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio. “Come per Gesù – ha proseguito Benedetto XVI – così per quanti sono chiamati a seguirlo più da vicino, la vita intera diventa un combattimento spirituale, che si sostiene e si vince corrispondendo generosamente e gioiosamente alla grazia di Dio e alla sua indefettibile fedeltà”. Una “mèta”, questa, che per il Papa “sta sempre in qualche modo dinanzi a noi, ma che tutta via possiamo già anticipare in questa vita, specialmente grazie al sacramento dell’Eucaristia”, che deve diventare “forma piena della nostra esistenza”. Ripercorrendo la vita del porporato scomparso, ordinato sacerdote nel 1938, il Santo Padre ha ricordato tra l’altro le sue visite pastorali durante il “drammatico periodo” della seconda guerra mondiale, in cui “si distinse per abnegazione e generosità nell’aiutare la gente e salvare quanti erano destinati alla deportazione. Per questo fu anche arrestato e condannato alla fucilazione, ma quando già si trovava dinanzi al plotone d’esecuzione l’ordine fu revocato”.Nato nel 1915 a Poppi, in diocesi di Fiesole, il cardinale Antonio Innocenti ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1938. Nel 1941, ha conseguito la laurea in Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana, dedicando ogni momento libero al ministero sacerdotale nella borgata romana di Primavalle e nell’Agro Romano. Rientrato a Fiesole, ha intrapreso l’insegnamento canonico e morale presso il Seminario. Durante gli ultimi mesi del conflitto mondiale, si adoperò in favore della popolazione mettendo a frutto le sue cognizioni linguistiche, salvando così numerose persone dalla deportazione. Fu sottoposto a due processi sommari e portato dinanzi al plotone di esecuzione, ma all’ultimo momento l’ordine di sparare venne revocato.Terminata la guerra, ha intrapreso la fondazione dei primi circoli delle ACLI a Fiesole. Nel 1948 è stato nuovamente inviato a Roma per completare gli studi teologici presso l’Università Lateranense, dove ha conseguito la licenza in Dommatica. Su invito dell’allora arcivescovo Montini fa ingresso nell’Accademia Ecclesiastica. Il primo incarico in campo diplomatico è quello di segretario presso l’allora delegazione apostolica di Leopoldville, con giurisdizione sul Congo Belga e il Ruanda-Urundi (1950). Successivamente (1953) viene inviato alla nunziatura apostolica in Svizzera, dove si è dedicato all’assistenza religiosa agli immigrati e ai rapporti con i cristiani di altre denominazioni. Nei primi anni ‘60 è chiamato a rappresentare la Santa Sede nell’adesione al Consiglio d’Europa a Strasburgo. Dal 1964 ha prestato la propria opera presso la Rappresentanza pontificia a Parigi.Nel 1967 viene nominato nunzio apostolico in Paraguay. L’anno dopo riceve l’ordinazione episcopale. Nel 1973 viene chiamato a Roma per assumere l’incarico di segretario della Congregazione per la disciplina dei Sacramenti. Dal 1980 al 1985 è nunzio apostolico in Spagna. Nello stesso 1985, viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Dal gennaio 1986 al luglio 1991 il porporato italiano è prefetto della Congregazione per il Clero. In tale veste, nel 1990 è stato presidente delegato all’VIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla formazione dei sacerdoti. Il card. Innocenti era morto nel primo pomeriggio del 6 settembre scorso.