Vita Chiesa

EUROPA: MONS. GIORDANO (SANTA SEDE), «FAR SENTIRE DI PIÙ LA VOCE DEI CRISTIANI»

“Coltivare la nostra rete e far sentire di più la nostra voce nella società e presso le istituzioni, a livello sia nazionale che europeo”: questo, secondo mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, il compito dei cristiani che in tale modo “possono contribuire a far ritrovare all’Europa il senso del suo cammino e la speranza per il suo futuro”. In un’intervista rilasciata a SIR Europa all’indomani della “Messa per l’Europa”, celebrata il 17 gennaio nella cattedrale di Strasburgo in coincidenza con l’avvio della sessione plenaria del Parlamento Ue (17-20 gennaio) per iniziare il 2011 “in uno spirito di luce e con la benedizione di Dio”, mons. Giordano spiega che l’iniziativa è stata promossa dalla Rappresentanza permanente della Santa Sede a Strasburgo e ha visto la partecipazione di oltre mille persone: ambasciatori e funzionari del Consiglio d’Europa, giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo e una rappresentanza di membri dell’Europarlamento e della Commissione Ue. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo della diocesi alsaziana, mons. Jean-Pierre Grallet. Mons. Giordano vi ha tenuto l’omelia. Mons. Giordano parla di “un incontro simbolico tra le istituzioni europee e la cattedrale: da una parte le istituzioni che hanno sede in questa terra di frontiera e dall’altra la cattedrale con la sua altissima guglia, simbolo di una storia aperta e proiettata verso il cielo”. L’Eucaristia, prosegue, “è la più alta presenza di Dio: la Messa di ieri è stata un modo per ‘avvicinare’ questa presenza ai responsabili della casa europea. Ma è stata anche un modo per dire come la preghiera costituisca un contributo fondamentale per la prosperità e il futuro dell’Europa”. Per l’esponente vaticano, “dopo avere vissuto la stagione della morte di Dio, oggi il continente vuole andare oltre, magari con l’umiltà di cercare in Dio quella bussola che gli è venuta meno, soprattutto di fronte alle grandi sfide che ci interpellano: la presenza e il ruolo dell’Europa sugli scenari internazionali davanti all’emergere delle grandi economie politiche come Cina e India, i diritti dell’uomo, il terrorismo, la libertà religiosa, la povertà e la fame nel mondo, la protezione dell’ambiente”. Grandi questioni “sotto le quali scorre sotterranea la più profonda di tutte, la domanda sul senso della vita e sui desideri più profondi dell’uomo”. Quanto alla richiesta di un dibattito d’urgenza sui cristiani perseguitati in Iraq nell’imminente Assemblea parlamentare CdE (24 – 28 gennaio), mons. Giordano spiega che da un incontro di fine 2010 della Commissione esecutiva dell’Apce è nato il progetto di elaborare un rapporto al quale sta già lavorando una commissione incaricata e che “sarà probabilmente discusso in giugno o subito dopo l’estate 2011 e porterà ad una raccomandazione e ad una risoluzione”. Sulla questione del dibattito d’urgenza, richiesta “sostenuta soprattutto dal gruppo dei popolari, pare vi sia già un certo consenso, ma – precisa – sarà l’Assemblea a decidere, lunedì prossimo, se inserirlo o meno nell’Odg”. Intanto l’esponente della Santa Sede annuncia per il 25 gennaio una conferenza al Palais de l’Europe sul tema, “organizzata con il nostro sostegno da un gruppo di organismi non governativi di ispirazione cristiana presenti a Strasburgo”. Alla luce dell’attualità, aggiunge, “il discorso sarà ampliato anche all’Egitto, alla Siria e alle altre aree di persecuzione, e più in generale ad una riflessione di fondo sulla libertà religiosa. All’incontro sono stati invitati anche i parlamentari del CdE, mentre il numero dei partecipanti, un centinaio secondo le nostre previsioni, è già raddoppiato e forse aumenterà ulteriormente, e questo è un segnale positivo della nuova e crescente attenzione verso il fenomeno”.Sir