Vita Chiesa

Ecumenismo: Sae, dal 25 al 31 luglio al Monastero di Camaldoli la Sessione estiva di formazione

Dopo la pausa del 2020 dovuta alla pandemia torna la Sessione estiva di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae) dal 25 al 31 luglio al Monastero di Camaldoli. Il tema della Sessione per il 2020 – “‘Racconterai a tuo figlio’ (Es 13,8). Le parole della fede nel succedersi delle generazioni. Una ricerca ecumenica” (I) – resta invariato quest’anno perché “non ha perso la sua importanza, anzi è di estrema attualità, spiega una nota del Sae. “Oggi tutte le Chiese vivono l’interrogativo di come trasmettere l’annuncio evangelico alle nuove generazioni che sempre più si allontanano da contesti religiosi in cui non si sentono coinvolti e da linguaggi che non raggiungono la loro interiorità”.

La dimensione della narrazione, fondamentale sia nell’ebraismo sia nei Vangeli, “alimenta la trasmissione midor le-dor – di generazione in generazione – dei racconti della fede”. Alla Sessione si parlerà di come oggi raccontare Dio e dire la fede negli spazi e nei tempi della società postmoderna. La settimana a Camaldoli prevede relazioni in plenaria, gruppi di lavoro, liturgie confessionali ed ecumeniche, momenti conviviali e un pomeriggio libero per camminate in foresta o una visita all’eremo. Tra i relatori, ci sono docenti – Serena Di Nepi (Università La Sapienza), Enzo Biemmi (Pontificia Università Lateranense), Simone Morandini (Istituto studi ecumenici San Bernardino), Romina Vergari (Università di Firenze) –, membri delle Chiese – il teologo valdese Paolo Ricca, la predicatrice valdese Erica Sfredda, la pastora Ulrike Jourdan, il presbitero ortodosso Ionut Radu – ed esponenti dell’ebraismo, Davide Assael e Sandro Ventura; esponenti del Coordinamento teologhe italiane, Cettina Militello, Cristina Simonelli, Lucia Vantini. Non mancheranno i laboratori, che esamineranno il tema generale in diversi aspetti: l’annuncio come racconto, i percorsi ecumenici, le parole e i gesti della liturgia, la catechesi, la comunicazione della fede nella prospettiva di genere, la pastorale della cura del creato, l’evangelizzazione come apertura all’altro, dire Dio attraverso la musica e la letteratura. Una serata della Sessione sarà dedicata alla fondatrice Maria Vingiani con testimonianze di familiari e di collaboratori.