Vita Chiesa

Ecumenismo: card. Kasper, «abbiamo fatto passi importanti per imparare a suonare insieme»

Il cardinale ha introdotto il concerto che si è svolto ieri sera a Trento, nell’ambito del convegno ecumenico promosso, a 500 anni dalla Riforma, dall’Ufficio Cei per l’ecumenismo, in collaborazione con la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia. Un viaggio alla scoperta dei legami anche «sonori» che la tradizione cattolica e la tradizione protestante hanno mantenuto proprio anche attraverso la musica, nonostante le divergenze teologiche.

Il concerto si è svolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, che al tempo del Concilio di Trento fu la sede delle discussioni teologiche che portarono alla sconfessione delle tesi di Lutero e alla divisione delle Chiese. Ma oggi, la ricerca teologica e il dialogo ecumenico – ha detto il cardinale – hanno fatto compiere una «svolta nella comprensione della figura di Lutero» che è stata recepita e accolta da Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora da papa Francesco. Per secoli «demonizzato», Lutero è oggi considerato «uomo religioso», un «testimone di Cristo che non voleva costruire una Chiesa riformata ma avviare una riforma, un rinnovamento evangelico dell’intera Chiesa. Oggi – incalza Kasper – parleremmo di una nuova evangelizzazione». Alla luce di questi progressi della comprensione storica, si è compreso come alcune condanne nacquero e si svilupparono come «malintesi». Il dialogo, che nel 2017compie 50 anni, è andato avanti e accordi come quello sulla dottrina della giustificazione rappresentano oggi una «pietra miliare».

Anche sul documento in elaborazione su «Chiesa, Eucarestia e Ministero» – ha aggiunto Kasper – «si può sperare di raggiungere un consenso, se non pieno, ampio». Insomma, «il concerto sinfonico va avanti e come una sinfonia va a tempi diversi». «Il finale sarà una polifonia» intesa «come comunione delle differenze riconciliate» sulla «base del comune fondamento della Parola di Dio». È un percorso che conoscerà il suo compimento solo in «Cielo». Ai cristiani – ha quindi concluso Kasper – la chiamata oggi a vivere una «comunione in divenire», «un ecumenismo sempre in via perché, come dice papa Francesco, l’ecumenismo si fa camminando insieme».