Eremo Camaldoli: card. Betori, «Una limpida sorgente»
«Un'autentica ricerca di Dio non può non produrre, oltre a fiori di santità, frutti innumerevoli di cultura in discipline diverse di cui in questa mostra» è offerta «una notevole e qualificatissima campionatura, molto degnamente rappresentativa della pur straordinaria fecondità teologica, artistica, storiografica, filologica e scientifica della tradizione camaldolese». Lo ha detto oggi pomeriggio il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, intervenendo all'inaugurazione della mostra «Dall'Eremo all'Europa. Camaldoli a colloquio con la storia» alla Biblioteca nazionale centrale.
Ricordando i tanti che sono andati all'eremo, tra cui Giorgio La Pira, per «dissetare la loro ricerca del Signore alla limpida sorgente di Camaldoli», il porporato ha osservato: «La dolcezza di una risposta, la carità di un pasto, la fraterna premura per quanti sono dediti ad un silenzio di più orante intensità: la tipica concretezza della sapienza monastica ha così saputo consegnare ai tantissimi saliti nei secoli a Camaldoli il rigenerante segreto di una vita la cui unica misura era e resta il non avere misura nell'amore per Dio, nella ricerca del Suo Volto e, nondimeno, nel premuroso tentativo di orientare il nostro cuore dalle sue sproporzionate inquietudini quotidiane, all'ampio e tuttavia incalzante dialogo col Dio della parola e della storia».
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