Vita Chiesa

FAMIGLIA, CARD. TRUJILLO: NEI PARLAMENTI PROGETTI AMBIGUI IL CASO DELLA SPAGNA

“Nei Parlamenti, difendere oggi i valori fondamentali della famiglia è visto come un comportamento abusivo e intollerante”, e i progetti di leggi in materia “sono ambigui e stravolgono i valori fondamentali non solo della famiglia ma della convivenza civile e del bene comune”. A lanciare il grido di allarme è stato il card. Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, aprendo oggi la XVI Assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia, in svolgimento in Vaticano (fino a domani) sul tema: “Le coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le giovani coppie”. Oggi, ha sottolineato il porporato, “sono in aumento i segni secondo i quali difendere la famiglia diventa quasi eroico, e arriverà il giorno nel quale dare testimonianza di quello in cui si crede provocherà un conflitto giuridico”. Questo perché, ha spiegato Trujillo, “mostrare la bontà della famiglia, la sua necessità, la santità del matrimonio, suona a tanti come una schiavitù imposta dalla Chiesa e come discriminazione nei confronti della donna”.

“Il caso della Spagna appare quanto mai emblematico!”, ha esclamato il cardinale denunciando come i Parlamenti “hanno cambiato la definizione di famiglia per darle un significato evanescente di mera convivenza e di associazione di persone”. “Come per la famiglia, anche per la vita – ha aggiunto Trujillo – si utilizzano termini ambigui e discussi per nascondere strategie contrarie alla dignità della persona e alla tutela della vita umana”, come avviene nel campo della procreazione assistita o per questioni come l’aborto e la “pillola del giorno dopo”. Compito della Chiesa, ma non solo di essa – ha concluso il presidente del dicastero pontificio – è invece “ricordare che le leggi non sono buone soltanto per il fatto di essere approvate. Se non rispondono al bene integrale dell’uomo, non hanno la sufficiente obbligatorietà, né giustificazione”. Sir