Vita Chiesa

FAMIGLIA: IL PAPA, DIVORZIO, CONTRACCEZIONE E ABORTO TRA LE MINACCE

Divorzio, contraccezione, aborto: queste alcune “tendenze” che in Europa “osteggiano” la famiglia, la cui “identità” è oggi “sottoposta a minacce disumanizzanti”. Lo ha detto oggi il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio della famiglia sul tema “Sfide e possibilità all’inizio del terzo millennio”.

Un discorso, quello di Giovanni Paolo II, tutto incentrato sui “momenti difficili”, ma anche sulle “ricche potenzialità” della famiglia in Europa, in cui “l’istituto familiare soffre di una preoccupante fragilità”, ma vede anche “tante famiglie cristiane” che vivono la “donazione reciproca nell’amore coniugale e familiare in modo ammirevole, superando difficoltà e avversità” e sperimentando “la felicità della coppia”.

Per il Papa, “oggi è l’identità propria della famiglia a essere sottoposta a minacce disumanizzanti. Smarrire la dimensione ‘umana’ nella vita familiare conduce a mettere in discussione la radice antropologica della famiglia come comunione di persone”. Di qui il monito del Pontefice di fronte alle “alternative fallaci” che “non riconoscono la famiglia come un bene prezioso e necessario per il tessuto sociale” e alla “carenza di responsabilità e di impegno nei confronti della famiglia”, che fa pagare “un alto costo sociale” alle “generazioni future, vittime di una mentalità nociva e confusa, come di stili di vita non degni dell’uomo”. Poi l’analisi più dettagliata del nostro continente: “Nell’Europa dei nostri giorni – ha detto il Papa – l’istituto familiare soffre d’una preoccupante fragilità, che diventa più grande quando non si è preparati ad assumere le proprie responsabilità al suo interno, in un atteggiamento di piena donazione reciproca e di vero amore”.

Nell’Europa attuale, è la denuncia di Giovanni Paolo II, “emergono tendenze” che “osteggiano” la famiglia, “rendendone più fragile la coesione interiore”. In particolare, “diffondono mentalità favorevoli al divorzio, alla contraccezione e all’aborto, negando di fatto l’autentico sentimento dell’amore e attentando in definitiva alla vita umana, non riconoscendo il pieno diritto alla vita dell’essere umano”. Se però, ha puntualizzato il Papa, sono “numerosi gli attacchi contro la famiglia e la vita umana”, “molto numerose” sono anche “le famiglie che restano fedeli, nonostante le difficoltà, alla loro vocazione umana e cristiana”, reagendo così “agli attacchi di una certa cultura contemporanea edonista e materialista” e organizzandosi “per fornire insieme una risposta di speranza”. Sul piano ecclesiale, per il Papa, “la pastorale familiare è oggi un compito prioritario” e sul piano sociale e politico “si registrano segni di ripresa e di un nuovo risveglio a difesa della famiglia”, come dimostrano “alcuni interventi legislativi” e “opportuni incentivi per frenare l’avanzata dell’inverno demografico, maggiormente avvertito in Europa”. Senza contare, infine, “i movimenti a favore della famiglia e per la vita”, che ad avviso del Pontefice “si consolidano e costituiscono una nuova coscienza sociale”.

Giovanni Paolo II, tuttavia, ha concluso il suo intervento auspicando nuovi passi in avanti, e rinnovando in particolare il suo invito “ai responsabili dei popoli e ai legislatori perché assumano appieno i loro impegni a difesa della famiglia e favoriscano la cultura della vita”, sulla scorta di quanto raccomandato dieci anni fa dalla “Carta dei diritti della famiglia” elaborata dalla Santa Sede.Sir