FATIMA, MESSAGGIO ASSEMBLEA RELIGIOSI, «LA NOSTRA VITA SPIRITUALE DI FRONTE ALLE SFIDE EUROPEE»
Primato di Dio, vita comunitaria, riconciliazione e la scelta liberamente presa di vivere in castità, povertà e ubbidienza. Sono questi valori la ricchezza della vita religiosa. Da oggi vogliono diventare una risposta alle sfide dell'Europa. È una promessa di impegno il messaggio che i religiosi e le religiose del continente hanno diffuso ieri al termine della XII Assemblea dell'Unione delle Conferenze europee dei superiori maggiori (Ucesm) che si è svolta a Fatima, in Portogallo, dal 6 al 12 febbraio su Vita religiosa oggi: la nostra vita spirituale di fronte alle sfide europee. Aderiscono all'Ucesm i superiori e le superiori maggiori di Istituti religiosi di tutta Europa, per una rappresentanza di circa 395mila religiosi e religiose.
L'Europa si legge nel messaggio si trova di fronte a una moltitudine di sfide che suscitano speranza e creatività ma anche paura, ripiegamento e sfiducia. Queste sfide ci interpellano. Sono anche le nostre, per quanto di più essenziale e prezioso rivelano: La vita e il suo senso, la dignità di ogni persona umana, la giustizia e la pace. Il messaggio esordisce evocando il primato di Dio scelto dai religiosi nelle loro vite e aggiunge: L'esperienza della preghiera e della contemplazione ci fa testimoni capaci di proporre la fede in un mondo alla ricerca di senso, spesso privo di speranza e incerto per l'avvenire. Forte l'appello sulla riconciliazione: Diventiamo testimoni di un perdono capace di guarire le ferite dentro di noi, tra noi e tra i popoli che soffrono del peso della storia e nelle società segnate dalla violenza.
Sir
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