Vita Chiesa

FRANCIA, COMUNITÀ DI TAIZÉ RIUNITA PER ESTREMO SALUTO A FRÈRE ROGER

“Dio della bontà, confidiamo nel tuo perdono per Luminita Solcan che, in un gesto malato, ha messo fine alla vita del nostro fratello Roger. Con il Cristo sulla croce noi diciamo: ‘Perdonala perché non sa quello che ha fatto”: questa la preghiera con cui Fratello Alois, successore di Frère Roger Schutz, ha dato l’estremo saluto al fondatore della comunità di Taizé, ucciso il 16 agosto da una squilibrata, durante i funerali appena conclusi nella chiesa della riconciliazione nella località del sud della Borgogna.

Tra le migliaia di persone che gremivano la chiesa erano presenti anche alte personalità politiche e religiose, tra cui il pastore Jean-Arnold de Clermont, presidente della Federazione protestante di Francia e della Conferenza delle Chiese europee, il vescovo luterano Huber e l’arciprete Mickail Gundiaev, rappresentante del Patriarca ortodosso di Mosca.

In un’atmosfera di profondo raccoglimento, Fratello Alois ha proseguito: “Spesso Frère Roger ripeteva queste parole: ‘Dio è unito a ogni essere umano, senza eccezioni’. Questa convinzione ha sostenuto e sosterrà la vocazione ecumenica della nostra piccola comunità”.

Il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha presieduto la cerimonia funebre: “La primavera dell’ecumenismo è fiorita sulla collina di Taizé” ha detto il porporato, pregando Dio affinché offra a Frère Roger “il dono di poter contemplare il volto del Padre eterno in tutta la sua bellezza, un volto in cui ogni sguardo d’amore trova il suo compimento e sul quale splende la vita senza fine. Dona a noi – ha aggiunto il cardinale Kasper – la grazia di proseguire, secondo il suo esempio e con speranza, sulla strada della riconciliazione, della comunione e della pace come anticipazione del tuo Regno eterno”.

Al termine della cerimonia, sotto una pioggia incessante, la salma di Frère Roger, deposta su un catafalco bianco, come il suo abito, è stata inumata nel cimitero del villaggio.Misna

Frère Roger, monaco per l’unità