Vita Chiesa

FRANCIA, GUIDA DELLA CHIESA CONTRO ABUSI SESSUALI. CARD. VINGT-TROIS, «OCCORRE SEMPRE VIGILARE»

“Il cantiere della lotta contro la pedofilia rimane aperto”. Con queste parole, il card. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza episcopale francese, presenta la nuova edizione del testo “Lottare contro la pedofilia. Guida per gli educatori” (“Lutter contre la pedophilie. Repères pour les éducateurs”), già in vendita nelle librerie francesi. Il dossier riattualizza il testo pubblicato dieci anni fa. Il nuovo documento della Conferenza episcopale prende atto dei cambiamenti intervenuti in questi anni nella legislazione francese, come l’allungamento dei tempi di prescrizione per il reato nel diritto francese (2004) e gli sviluppi di Internet (legge del 2007). E soprattutto c’è un capitolo nuovo riguardo al diritto canonico – assente nel testo del 2002 – con l’aggiornamento delle norme canoniche apportate dalla Santa sede in giugno. Secondo i dati della Conferenza episcopale francese relativi ad un’inchiesta realizzata quest’anno nelle diocesi ed oggi pubblicata dal quotidiano La Croix, risulta che 51 sono i sacerdoti accusati per reati di pedofilia, 9 sono quelli in prigione e 45 coloro che hanno scontato la pena. Un centinaio di sacerdoti su un totale di 19.640 preti presenti in Francia secondo le statistiche del 2008. Con la pubblicazione della nuova edizione della guida, dice il card. Vingt-Trois, “la Conferenza dei vescovi francesi riafferma il suo impegno a lottare contro la pedofilia”. Poi, ricordando quanto realizzato in questi ultimi 10 anni, il cardinale aggiunge: “Se fino ad oggi sono stati compiuti dei reali progressi, l’attualità dimostra purtroppo che occorre sempre vigilare. Casi isolati di abusi sessuali sui minori sono commessi ogni anno nella Chiesa cattolica come in altre istituzioni. L’attualità internazionale ci fa apprendere l’ampiezza del fenomeno degli abusi sessuali commessi nel passato in alcune istituzioni religiose. Queste rivelazioni hanno giustamente scioccato l’opinione pubblica e minato la fiducia nelle istituzioni. Papa Benedetto XVI – ha proseguito l’arcivescovo – è intervenuto più volte per condannare questi abusi con una fermezza esemplare, ricordando che questi fatti sono puniti sia dalla giustizia civile che dalla legge della Chiesa cattolica, e che il perdono non sostituisce la giustizia”.Sir