Vita Chiesa

Fatima: card. Clemente a Papa, «questo tempio trasforma in speranza le lacrime»

«Il legame tra Fatima e il suo messaggio e il Papa e il suo ministero acquistano particolare importanza e urgenza nelle attuali circostanze della Chiesa e del mondo», ha affermato il cardinale, soffermandosi sullo speciale rapporto che esiste da sempre tra Fatima e i successori di Pietro. «Così è stato, così è oggi e così continuerà ad essere, rafforzato dalla sua presenza qui», ha assicurato. Nel 1917, cento anni fa, il papa era Benedetto XV, e l’epoca era quella degli «sforzi per porre fine alla prima guerra mondiale».

Con Pio XI e Pio XII, «il collegamento Roma-Fatima è diventato sempre più forte ed esplicito». «Roncalli e Luciani sono venuti qui anche come patriarchi di Venezia», ha sottolineato Clemente, poi è stata la volta di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il magistero di Papa Francesco, per il patriarca di Lisbona, «si identifica fortemente con la nostra ‘Madre di Misericordia’», così come è accaduto per i pastorelli che da oggi sono annoverati nell’albo dei santi: «Da allora, questo tempio trasforma in speranza le lacrime, supera le guerre per la pace, diventa una fonte di misericordia che germoglia dal cuore di Cristo e di Maria, per il mondo intero». «Grazie, Santo Padre. Fatima continuerà sempre a pregare per Vostra Santità!», ha concluso il cardinale.