Vita Chiesa

Firenze 2015, card. Bagnasco al Papa: ripensare proposta cristiana, Chiesa protesa verso tutti

I Convegni ecclesiali, ha proseguito Bagnasco, «hanno scandito il nostro essere Chiesa, che – consapevole del mandato di annunciare Cristo – si sente protesa verso tutti, in particolare i più poveri, al fine di condurre ognuno all’incontro con Colui che risana e rialza la nostra umanità. Le piste di lavoro e di confronto di questi giorni indicano proprio questa via, quella di una Chiesa che desidera uscire, annunciare, abitare la storia, educare, trasfigurare nella fede». Di qui il proposito di farlo «a partire da una rinnovata riflessione sull’umano, soffermandoci sul modello di persona diffuso nel contesto sociale di cui siamo parte» e chiedendosi quali «mete ideali vengono proposte agli uomini e alle donne di oggi, e soprattutto ai più giovani». Per il cardinale, «comprendere l’antropologia, spesso fatta propria da tanti in modo inconsapevole, ci sfida a ripensare la proposta cristiana, trovando linguaggi e iniziative più adatte per proporre il modello di umanità che risplende nella persona di Cristo».

Nuovo umanesimo. «Intendiamo far emergere le attese del cuore, mostrando che esse trovano pienezza in un progetto più alto; ci proponiamo di mostrare che il Signore non distrugge ma eleva l’umano, non lo schiaccia ma lo libera». Il cardinale Angelo Bagnasco, accogliendo Papa Francesco nella cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore, sintetizza in questi termini gli obiettivi del 5° Convegno ecclesiale nazionale «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo», giunto alla seconda giornata. «È in questo senso – prosegue – che parliamo di nuovo umanesimo consapevoli che, come ha scritto nell’Enciclica Laudato si’, ‘non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia’. Un umanesimo dove il volto di Gesù appare come volto amico e la sua misericordia ispira il vivere insieme». Un impegno che si colloca «nel quadro del progetto educativo assunto dalla Chiesa italiana come principale obiettivo del decennio in corso». Il Convegno ecclesiale, «che si colloca a metà di questo tragitto, ci rafforzi in questa missione e ci sproni a sostenere e promuovere alleanze efficaci con ogni realtà che ha un ruolo educativo, a partire dalla famiglia e dalla scuola».

Sinodalità della Chiesa italiana. «Questi giorni di preghiera, confronto e progettualità ci aiutino a far nostre le Sue indicazioni e a crescere nella testimonianza del Signore», ha detto al Papa il cardinale Angelo Bagnasco. «Lo chiediamo come Popolo di Dio – ha proseguito Bagnasco nella cattedrale di Santa Maria del Fiore – che cammina nell’ascolto di tutti e nell’ascolto di ‘ciò che lo Spirito dice alle Chiese’», come «Lei ha recentemente ricordato, indicando anche i livelli di quel cammino sinodale che si realizza nelle Chiese particolari, nelle Regioni ecclesiastiche, nelle Conferenze episcopali, nella Chiesa universale. Anche questo nostro Convegno ecclesiale – con la sua preparazione remota e il convenire di tante sensibilità – è una peculiare forma di espressione della sinodalità della Chiesa italiana». «Ci stringiamo a Lei, ‘perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità tanto dei Vescovi quanto della moltitudine dei Fedeli’ (Lg 23) – ha assicurato a Francesco il presidente della Cei -: senta di poter contare sulla nostra cordiale vicinanza e sulla obbediente e piena collaborazione. Un affetto che nei momenti di maggiore prova è chiamato a manifestarsi in maniera ancora più convinta e concreta».