Vita Chiesa
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Fism, card. Betori: «Le scuole cattoliche luoghi di aiuto alle famiglie»

«Come cristiani sentiamo il compito di educare come uno degli aspetti essenziali della nostra vita». Lo ha detto oggi il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, intervenendo al convegno regionale della Fism Toscana dal titolo «Le scuole paritarie e il modello toscano. Lavori in corso!».

Parole chiave: scuole paritarie (162)

Il porporato ha ricordato l’appuntamento del mondo della scuola con il Papa: “La manifestazione del 10 maggio è per tutti: è per le scuole statali e per le scuole paritarie, per gli educatori e per gli insegnanti, per i genitori e per gli alunni, per tutto il personale di una scuola che abbia la capacità di formare uomini e donne che abitino criticamente la realtà che vivono”. Il cardinale Betori non ha nascosto le difficoltà che vive la scuola, soprattutto quella paritaria: “L’aspetto economico, il finanziamento alle scuole paritarie, il risparmio che la scuola non statale consente allo Stato sono tutti temi giusti e di primaria importanza; ma vi è, ancora prima, il riconoscimento, ancora non completo, della ‘necessità’ di un sistema educativo e scolastico multiforme e plurale, dove siano valorizzate le esperienze in atto che hanno dimostrato di essere validi strumenti educativi e formativi, siano esse cattoliche, laiche o ispirate ad altre confessioni, purché collocate nell’orizzonte dei principi della Costituzione del Paese”.

In Toscana, ha sottolineato l’arcivescovo di Firenze, “la crisi economica, e più in generale la crisi che investe tutta la società, colpisce anche la scuola. Nella scuola statale tali difficoltà si registrano nell’ambito delle relazioni umane, nelle problematiche dei bambini e dei ragazzi, nella demotivazione di molti insegnanti...; nella scuola paritaria, a queste difficoltà, si aggiunge un fattore economico che rende più instabile e precaria l’esistenza stessa di molti istituti, soprattutto i più piccoli e quelli più periferici”. Tuttavia, “le scuole cattoliche della nostra diocesi e della nostra Regione continuano a essere luoghi di aiuto alle famiglie e vere comunità, dove non si ‘fruisce’ semplicemente di un servizio, ma dove si viene accolti e si collabora ad un progetto di crescita umana, spirituale e culturale”. Per il porporato, “questa attenzione è viva ed è colta dalle famiglie che, nonostante la crisi e le difficoltà, spesso anche a costo di sacrifici importanti continuano a scegliere le nostre scuole, certe di un’attenzione e di un progetto educativo che va al di là del progetto organizzativo e delle tipologie di servizi proposti, un progetto che è scelto e condiviso per l’orizzonte cui si indirizza, l’attenzione al bambino e al giovane nella sua dimensione di persona umana e la sua piena formazione di individuo, unico e irripetibile perché voluto da Dio”.

Fonte: Sir
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