Vita Chiesa

Francesco, Angelus: «Preghiera e azione siano sempre unite. Pregate per mio viaggio in Brasile»

Nel Vangelo di oggi Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, “offrono accoglienza al Signore di passaggio” a Betania, ma “lo fanno in modo diverso”. Lo ha ricordato, stamattina, Papa Francesco all’inizio della sua riflessione per la recita dell’Angelus con i fedeli giunti a piazza San Pietro. “Maria – ha sottolineato il Pontefice – si pone ai piedi di Gesù, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare, ed è così occupata” da chiedere a Gesù di intervenire per farsi aiutare dalla sorella. E Gesù le risponde rimproverandola con dolcezza: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno”. Ma “che cosa vuole dire Gesù? Qual è questa cosa sola di cui abbiamo bisogno?”. Anzitutto “è importante capire che qui non si tratta della contrapposizione tra due atteggiamenti: l’ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo”. Insomma, “non sono due atteggiamenti contrapposti ma, al contrario, sono due aspetti entrambi essenziali per la nostra vita cristiana; aspetti che non vanno mai separati, ma vissuti in profonda unità e armonia”. Ma allora “perché Marta riceve il rimprovero, anche se fatto con dolcezza, di Gesù?”. “Perché – ha spiegato il Santo Padre – ha ritenuto essenziale solo quello che stava facendo, era cioè troppo assorbita e preoccupata dalle cose da ‘fare’”.

In un cristiano, “le opere di servizio e di carità non sono mai staccate dalla fonte principale di ogni nostra azione: l’ascolto della Parola del Signore, lo stare – come Maria – ai piedi di Gesù, nell’atteggiamento del discepolo”. Anche nella nostra vita cristiana, ha evidenziato Francesco, “preghiera e azione siano sempre profondamente unite. Una preghiera che non porta all’azione concreta verso il fratello povero, malato, bisognoso di aiuto, in difficoltà, è una preghiera sterile e incompleta”. Ma, allo stesso modo, “quando nel servizio ecclesiale si è attenti solo al fare, si dà più peso alle cose, alle funzioni, alle strutture, e ci si dimentica della centralità di Cristo, non si riserva tempo per il dialogo con Lui nella preghiera, si rischia di servire se stessi e non Dio presente nel fratello bisognoso”. San Benedetto, ha ricordato il Papa, “riassumeva lo stile di vita che indicava ai suoi monaci in due parole: ‘ora et labora’, prega e opera. È dalla contemplazione, da un forte rapporto di amicizia con il Signore che nasce in noi la capacità di vivere e di portare l’amore di Dio, la sua misericordia, la sua tenerezza verso gli altri”. “È anche – ha aggiunto a braccio – il nostro lavoro con il fratello bisognoso: il nostro lavoro di carità nelle opere di misericordia ci porta al Signore perché noi guardiamo proprio al Signore nel fratello e nella sorella bisognosi”.

Una preghiera per la Gmg di Rio de Janeiro. L’ha chiesta, stamattina, Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus con i fedeli riuniti a piazza San Pietro. “Io vedo scritto laggiù: ‘Buon viaggio’. Grazie, grazie!”, ha detto a braccio. “Vi chiedo di accompagnarmi spiritualmente con la preghiera nel mio primo viaggio apostolico che compirò a partire da domani – ha detto il Pontefice -. Come sapete, mi recherò a Rio de Janeiro in Brasile, in occasione della 28ª Giornata mondiale della gioventù”. “Ci saranno tanti giovani laggiù, da tutte le parti del mondo – ha proseguito a braccio -. E penso che questa si può chiamare la Settimana della gioventù. I protagonisti in questa settimana saranno i giovani. Tutti coloro che vengono a Rio vogliono sentire la voce di Gesù, ascoltare Gesù. Signore, che cosa devo fare della mia vita? Qual è la strada per me?”. Rivolgendosi poi ai giovani in piazza, ha affermato: “Anche voi giovani che siete in piazza fate la stessa domanda al Signore: Signore Gesù, che cosa devo fare della mia vita? Qual è la strada per me? Affidiamo all’intercessione della Beata Vergine Maria, tanto amata e venerata in quel Paese, queste domande, quelle che faranno i giovani laggiù, e questa che farete voi oggi e che la Madonna ci aiuti in questa nuova tappa del grande pellegrinaggio giovanile attraverso il mondo”.