Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: «Pazienza della gente porta avanti la Chiesa»

È questo, ha assicurato il Papa, che fa «maturare la nostra vita». «Chi non ha pazienza – ha detto il Santo Padre – vuole tutto subito, tutto di fretta. Chi non conosce questa saggezza della pazienza è una persona capricciosa, come i bambini che sono capricciosi. La persona che non ha pazienza è una persona che non cresce, che rimane nei capricci del bambino, che non sa prendere la vita come viene: o questo o niente. Questa è una delle tentazioni: diventare capricciosi». «Un’altra tentazione di quelli che non hanno pazienza – afferma il Papa – è l’onnipotenza» di volere subito una cosa, come accade ai farisei che chiedono a Gesù un segno dal cielo: «Volevano uno spettacolo, un miracolo. Confondono il modo di agire di Dio con il modo di agire di uno stregone. E Dio non agisce come uno stregone, Dio ha il suo modo di andare avanti».

«Ogni volta che noi andiamo al sacramento della riconciliazione, cantiamo un inno alla pazienza di Dio», che «ci porta sulle sue spalle», ha spiegato il Papa: «La vita cristiana deve svolgersi su questa musica della pazienza, perché è stata proprio la musica dei nostri padri, del popolo di Dio, quelli che hanno creduto alla Parola di Dio, che hanno seguito il comandamento che il Signore aveva dato al nostro padre Abramo: ‘Cammina davanti a me e sii irreprensibile’». «Quanto paziente è il nostro popolo!», ha esclamato il Pontefice: «Quando andiamo nelle parrocchie e troviamo quelle persone che soffrono, che hanno problemi, che hanno un figlio disabile o hanno una malattia, ma portano avanti con pazienza la vita. Non chiedono segni, ma sanno leggere i segni dei tempi». Il Papa ha concluso la sua omelia lodando la «gente del nostro popolo, gente che soffre, ma non perde il sorriso della fede, che ha la gioia della fede»: «E questa gente, il nostro popolo, nelle nostre parrocchie, nelle nostre istituzioni – tanta gente – è quella che porta avanti la Chiesa, con la sua santità, di tutti i giorni, di ogni giorno». «Che il Signore ci dia a tutti noi la pazienza, la pazienza gioiosa, la pazienza del lavoro, della pace, ci dia la pazienza di Dio, quella che Lui ha, e ci dia la pazienza del nostro popolo fedele, che è tanto esemplare», ha concluso il Papa.