Vita Chiesa

Francesco, Messa in parrocchia Guidonia: «Il Vangelo sempre con noi»

Si deve ascoltare Gesù per rendere più forte la fede, e guardare Gesù per preparare gli occhi alla bella visione del suo volto. Il Pontefice, nel giorno del Vangelo della Trasfigurazione, ha ricordato ai fedeli il primo compito del cristiano: «Quali sono i compiti del cristiano? Forse mi direte: andare a Messa le domeniche; fare digiuno e astinenza nella Settimana Santa; fare questo… Ma il primo compito del cristiano è ascoltare la Parola di Dio, ascoltare Gesù, perché Lui ci parla e Lui ci salva con la sua Parola. E anche Lui fa più robusta, più forte la nostra fede, con quella Parola. Ascoltare Gesù!». E a chi dice: «Ma, Padre, io ascolto Gesù, lo ascolto tanto!», il Santo Padre chiede: «Sì? Cosa ascolti?». Francesco ha ricordato che la gente ascolta «la radio, la televisione, le chiacchiere delle persone…». «Tante cose ascoltiamo noi durante la giornata, tante cose… – ha osservato il Papa -. Ma vi faccio una domanda: prendiamo un po’ di tempo, ogni giorno, per ascoltare Gesù, per ascoltare la Parola di Gesù?».

La parola di Gesù è il pasto più forte per l’anima, ha spiegato il Pontefice, ed ecco quindi che il Santo Padre ha suggerito come nutrire la fede ogni giorno: portando un Vangelo sempre con sé, come facevano i primi martiri, come faceva Santa Cecilia. Leggere quotidianamente un brano del Vangelo permette di far entrare la parola di Gesù nel cuore e rende più forti nella fede: «Anche vi suggerisco di avere – ha affermato, riprendendo un’idea lanciata all’Angelus – un piccolo Vangelo, piccolino, da portare in tasca, nella borsa e quando abbiamo un po’ di tempo, forse nel bus… quando si può nel bus, perché tante volte nel bus siamo un po’ costretti di mantenere l’equilibrio e anche di difendere le tasche, no? Sempre… Ma quando tu sei seduto, qui o là, leggere anche durante la giornata, prendere il Vangelo e leggere due paroline. Il Vangelo sempre con noi!». Francesco ha parlato della grazia della purificazione degli occhi, degli occhi del nostro spirito, per prepararli alla vita eterna: «Io sono invitato ad ascoltare Gesù e Gesù si manifesta e con la sua Trasfigurazione ci invita a guardarLo. E guardare Gesù purifica i nostri occhi e li prepara alla vita eterna, alla visione del Cielo. Forse i nostri occhi sono un po’ ammalati perché vediamo tante cose che non sono di Gesù, anche sono contro Gesù: cose mondane, cose che non fanno bene alla luce dell’anima».

Così, ha proseguito il Papa, «questa luce si spegne lentamente e senza saperlo finiamo nel buio interiore, nel buio spirituale, nel buio della fede: un buio perché non siamo abituati a guardare, immaginare le cose di Gesù». A conclusione dell’omelia il Pontefice ha invitato di nuovo a leggere il Vangelo, immaginando e guardando «come era Gesù e come faceva le cose». Quando il Santo Padre è arrivato nella parrocchia, prima della Messa, ha incontrato un centinaio di disabili e i loro familiari; poi c’è stato il saluto a circa 300 bambini e ragazzi accompagnati dai genitori. «Bisogna chiedere la grazia per non avere vergogna della fede», sono state le parole di Francesco ai bambini. A tutti loro il Papa ha quindi chiesto una preghiera per trovare il coraggio di non avere mai vergogna di essere cristiani: «Gesù ti chiedo di mandarmi lo Spirito Santo perché mi faccia coraggioso in modo da non avere paura». Il Papa ha poi incontrato anche i membri del Cammino Neocatecumenale. A conclusione della Messa, il Pontefice si è affacciato dalla terrazza della parrocchia per un saluto ai numerosi fedeli raccolti nel piazzale antistante. Il Papa li ha ringraziati per l’entusiasmo, e a tutti loro ha chiesto di pregare per lui, affinché possa essere un buon vescovo e per evitare di fare cose sbagliate.