Vita Chiesa

Francesco ai vescovi cechi: «Sinergia nella Chiesa e dialogo con tutti»

«Se per un lungo periodo la Chiesa nel vostro Paese è stata oppressa da regimi fondati su ideologie contrarie alla dignità e alla libertà umana – ha osservato il Pontefice -, oggi dovete confrontarvi con altre insidie, quali ad esempio il secolarismo e il relativismo». È pertanto necessario, ha chiarito il Santo Padre, «accanto ad un annuncio instancabile dei valori evangelici, un dialogo costruttivo con tutti, anche con coloro che sono lontani da ogni sentimento religioso». Di qui l’invito: «Le comunità cristiane siano sempre luoghi di accoglienza, di confronto aperto e pacato; siano operatrici di riconciliazione e di pace, stimolo per l’intera società nel perseguimento del bene comune e nell’attenzione verso i più bisognosi; siano operatrici della cultura dell’incontro».

«Di fronte alle condizioni di precarietà in cui vivono varie fasce della società, specialmente famiglie, anziani e malati, come pure di fronte alle fragilità spirituali e morali di tante persone, in particolare i giovani, la comunità cristiana tutta si sente interpellata, a partire dai suoi pastori, e segnatamente dal vescovo», ha sottolineato Francesco. Egli, ha precisato, «è chiamato ad offrire ovunque la risposta di Cristo, dedicandosi senza riserve al servizio del Vangelo, santificando, istruendo e guidando il Popolo di Dio». Di qui l’esortazione ai presuli cechi «ad essere perseveranti nella preghiera, generosi nel servire il vostro popolo, pieni di zelo nell’annuncio della Parola». In particolare, il Papa ha invitato a «seguire con affetto paterno i sacerdoti» e ha incoraggiato «a promuovere in modo sempre più organico e capillare la pastorale vocazionale, per favorire specialmente nei giovani la ricerca di significato e di donazione a Dio e ai fratelli». Un’attenzione speciale, è stata poi la richiesta del Pontefice, «sia rivolta anche alla pastorale familiare: la famiglia è l’elemento portante della vita sociale e solo lavorando in favore delle famiglie si può rinnovare il tessuto della comunità ecclesiale e la stessa società civile».

«Come non vedere, poi, l’importanza della presenza dei cattolici nella vita pubblica, come anche nei mezzi di comunicazione?», si è domandato il Santo Padre, che ha aggiunto: «Dipende anche da loro il far sì che si possa sempre sentire una voce di verità sui problemi del momento e si possa percepire la Chiesa come alleata dell’uomo, al servizio della sua dignità». Ricordando «l’importanza fondamentale dell’unione e della solidarietà tra i vescovi, come pure della loro comunione con il Successore di Pietro», Francesco ha chiarito che «questa fraterna unione è parimenti imprescindibile per l’efficacia dei lavori della vostra Conferenza episcopale, che può darvi anche maggiore autorevolezza nelle vostre relazioni con le autorità civili del Paese, tanto nella vita ordinaria quanto nell’affrontare i problemi più delicati».

Nel campo economico, poi, «è necessario sviluppare un sistema il quale, tenendo conto che i mezzi materiali sono destinati esclusivamente alla missione spirituale della Chiesa, garantisca ad ogni realtà ecclesiale il necessario e la libertà per l’attività pastorale». «Occorre vigilare attentamente – ha concluso il Papa – affinché i beni ecclesiastici siano amministrati con oculatezza e trasparenza, siano tutelati e preservati, anche con l’aiuto di laici fidati e competenti».