Francesco all'Assemblea del WCC: verso le periferie esistenziali
«In fedeltà al Vangelo e in risposta ai bisogni urgenti di oggi, siamo chiamati a raggiungere tutti coloro che si trovano nelle periferie esistenziali delle nostre società e a portare particolare solidarietà ai nostri fratelli e sorelle più vulnerabili: i poveri, i disabili, i nascituri e i malati, i migranti e i rifugiati, gli anziani e i giovani senza lavoro». È il cuore del messaggio che Papa Francesco ha scritto ai circa 3mila delegati ufficiali in rappresentanza delle 345 Chiese e Comunità ecclesiali membro del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) che inaugura oggi a Busan, in Repubblica di Corea, la sua decima assemblea generale, in programma fino all'8 novembre, sul tema: «Dio della Vita, portaci alla giustizia e alla pace».
Nel messaggio - che sarà letto ai partecipanti dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani - il Papa assicura il suo più vivo interesse per i lavori dell'assemblea e ribadisce «con determinazione l'impegno della Chiesa cattolica a continuare la cooperazione di lunga data con il Consiglio». Facendo poi riferimento al tema dell'assemblea, il Papa scrive: «Sono sicuro che la presente assemblea aiuterà a consolidare l'impegno di tutti i seguaci di Cristo a intensificare la preghiera e la cooperazione al servizio del Vangelo e del bene integrale della nostra famiglia umana».
«Il mondo globalizzato - prosegue Papa Francesco - richiede ai cristiani di dare testimonianza comune del valore della dignità della persona che viene da Dio» promuovendo quelle «condizioni culturali, sociali e legali che consentono agli individui e alle comunità di crescere in libertà, che supportano la missione della famiglia come cellula fondamentale della società, assicurano «un'educazione integrale dei giovani e garantiscono per tutti l'esercizio della libertà religiosa». «Prego - conclude il Papa - affinché l'Assemblea generale possa contribuire a dare nuovo impulso e nuova visione a tutti coloro che sono impegnati nella causa dell'unità dei cristiani, in fedeltà alla volontà del Signore per la sua Chiesa».
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