Vita Chiesa

Francesco domani alla «Don Gnocchi»: anche un musulmano tra i 12 a cui laverà i piedi

Il più giovane di loro – informa l’Ufficio stampa della Fondazione – si chiama Osvaldinho, ha 16 anni, è originario di Capo Verde e risiede a Roma da tempo. Nell’agosto dello scorso anno, un banale tuffo in mare. L’acqua troppo bassa, l’impatto violento, l’esito devastante: trauma vertebro-midollare con tetraplegia immediata. Gli arti paralizzati, completamente immobile, costretto su una sedia a rotelle. Orietta, romana, 51 anni: a soli due anni è colpita da vaiolo che le provoca un’encefalite. A 9 anni l’accoglienza al «Cottolengo» di Roma, che aveva sede presso l’attuale Centro Don Gnocchi: da 43 anni, Orietta vive in questa sua nuova famiglia allargata, senza per questo aver perso la sua famiglia di origine.

Samuele, 66 anni: a 3 anni il dramma della poliomielite che gli paralizza gli arti inferiori. La famiglia non era in grado di garantirgli cure, né scuole speciali. Al Centro «S. Maria della pace» della Fondazione Don Gnocchi riceve cure mediche, istruzione, formazione professionale, un lavoro e qui trova persino l’amore, nella donna che poi sposerà. Samuele non ha più lasciato la Fondazione Don Gnocchi, diventandone operatore dipendente, fino alla pensione, raggiunta pochi anni fa. Marco, 19 anni, quinto anno al liceo scientifico tecnologico. Animatore nella parrocchia «SS. Annunziata» di Sabaudia (Lt), gli è stata diagnosticata nell’ottobre dello scorso anno una neoplasia cerebrale. Ha subito in questi mesi una serie di interventi chirurgici. Angelica, 86 anni, originaria di Maenza (Lt). Contadina per tutta la vita, sposata con un armeno, tre figli, rimasta vedova a 39 anni, è stata presidente dell’Azione Cattolica del proprio paese. Nel 1988 il primo intervento per protesi all’anca sinistra: è in riabilitazione al Centro «S. Maria della Provvidenza» di Roma della Fondazione Don Gnocchi dopo un lungo calvario in varie strutture pubbliche. Daria, 39 anni, affetta da tetraparesi spastica neonatale, ricoverata fin da piccola presso la degenza diurna del Centro «S. Maria della Pace» di Roma.

Pietro, 86 anni, due figli e tre nipoti. Artigiano per tutta la vita, risiede da circa un anno al Centro «S. Maria della Provvidenza» per deficit dell’equilibrio e della deambulazione e ipotonotrofia muscolare. Gianluca, 36 anni: dall’età di 14 anni ha subito vari interventi per meningiomi. Stefano, 49 anni, affetto da oligofrenia grave e spasticità in esiti di cerebropatia neonatale. Ha sempre vissuto in famiglia, da due anni risiede alla Rsa del Centro «S. Maria della Provvidenza». Hamed, 75 anni, originario della Libia, di religione musulmana. Ha lavorato per anni alla Camera del commercio italo-araba. A causa di un incidente stradale, ha subito gravi danni neurologici. È in riabilitazione al Centro «S. Maria della Pace». Giordana, 27 anni, viene dall’Etiopia. Affetta da tetraparesi spastica in seguito a paralisi cerebrale infantile ed epilessia, risiede da vent’anni al Centro Irccs «S. Maria Nascente» di Milano. Scrive poesie e cura con altri disabili del Centro l’emittente web «Radio Don Gnocchi». Nel 2002, aveva salutato personalmente Giovanni Paolo II durante l’udienza concessa alla Fondazione nel centenario della nascita di don Gnocchi. Walter, 59 anni, affetto da sindrome di down. Appassionato di musica e di teatro, dopo la morte dei genitori è rimasto solo con il fratello. Ora la sua casa è il Centro Multiservizi di Legnano (Mi) della Fondazione Don Gnocchi.