Vita Chiesa

Francesco, incontro con delegazione WjC per il Capodanno ebraico

A riportare i contenuti della prima udienza privata di Papa Francesco con una Delegazione del «World Jewish Congress» guidata dal presidente Ronald S. Lauder è un comunicato dell’organismo ebraico, il WjC, al quale il Santo Padre ha chiesto di trasmettere il suo messaggio augurale di Capodanno alle comunità ebraiche di tutto il mondo, utilizzando le parole ebraiche «Shana Tova». Il presidente Lauder ha donato al Papa una tazza Kiddush e una torta di miele. All’incontro che secondo quanto riporta il WjC «si è tenuto in un clima informale», Lauder e il Papa hanno parlato della situazione in Siria e hanno convenuto di alzare la voce contro gli attacchi alle minoranze religiose, come i cristiani copti in Egitto o contro le tendenze volte a limitare pratiche religiose consolidate come la circoncisione. Papa Francesco – prosegue il World Jewish Congress – ha ribadito una dichiarazione fatta nel giugno scorso secondo la quale «un cristiano non può essere un antisemita» e ha detto che «per essere un buon cristiano, è necessario capire la storia e la tradizione ebraica».

Il Papa ha quindi aggiunto che gli ebrei e i cristiani condividevano le stesse radici e che il dialogo è la chiave per costruire un futuro comune. Facendo poi riferimento al conflitto in Siria, il Papa ha rinnovato il suo appello ai leader mondiali perché facciano «di tutto per evitare la guerra». Dopo l’incontro, Ronald S. Lauder ha elogiato il Papa per «il suo impegno costante al dialogo» e ha detto: «La leadership di Papa Francesco non solo ha rinvigorito la Chiesa cattolica, ma ha anche dato un nuovo slancio alle relazioni con l‘ebraismo. Le relazioni tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico non sono mai state così buone. La leadership dei papi nel corso degli ultimi cinque decenni ha aiutato a superare molti pregiudizi. Questo ci permette ora di lavorare insieme per difendere la libertà religiosa ovunque sia in pericolo e qualsiasi sia la comunità interessata».