Vita Chiesa

Francesco, messaggio per «Campagna fraternità»: in prima fila contro tratta esseri umani

Bergoglio si riferisce, nel sottolineare il drammatico problema della tratta, alle «adozioni di bambini destinati all’espianto di organi», alle donne «ingannate e obbligate a prostituirsi», ai «lavoratori sfruttati, senza diritti né voce». Il Pontefice aggiunge che all’interno delle case si ripresenta spesso il medesimo problema: «Anche lì regna la prepotenza»: ci sono infatti «genitori che schiavizzano i figli» oppure «figli che schiavizzano i genitori». «sposi che, dimentichi della loro chiamata per questo dono, si sfruttano» reciprocamente «come se fossero dei prodotti da consumare, usa e getta», nonché «anziani senza un posto nella società e bambini o adolescenti senza voce».

Il Papa mette dunque in guardia da questi «attacchi ai valori basilari del tessuto familiare e della stessa convivenza sociale». Da qui, richiama alla necessità di «un profondo esame di coscienza», perché «la persona umana non si dovrebbe mai vendere e comprare come una merce». Facendo quindi riferimento al Brasile, il Papa si chiede come si possa portare l’annuncio evangelico della Pasqua di Risurrezione «senza essere solidali verso coloro che in questa terra vedono negata la propria libertà». Così il Papa richiama la «passione, morte e resurrezione» con cui Cristo ha liberato l’umanità. Così il periodo quaresimale che si apre, deve indurre a cercare di «essere più coscienti della misericordia infinita che Dio ci ha donato e che ci ha chiesto di donare agli altri, soprattutto ai più bisognosi». Il Santo Padre insiste affinché i cristiani si impegnino «perché mai più un uomo o una donna, giovani o bambini, siano vittime della tratta degli esseri umani».