Vita Chiesa

Francesco: p. Lombardi, «significative» le udienze a Peres e a bin Talal (Giordania)

Shimon Peres – riferisce padre Lombardi ai microfoni di Radio Vaticana – «aveva chiesto un’udienza al Papa per informarlo della sua attività e dei suoi progetti o iniziative per la pace, in questo tempo in cui egli ha lasciato l’attività politica diretta». «Si è trattato di un’udienza importante, lunga», precisa il portavoce vaticano: il Papa ha parlato con Peres, anche se con un interprete, per almeno tre quarti d’ora, e Peres ha potuto «presentargli con ampiezza le sue vedute, le sue iniziative per promuovere la pace anche con l’aiuto dei diversi leader religiosi». «Il Papa personalmente non ha assunto impegni personali», aggiunge padre Lombardi: «Però, naturalmente, ha detto tutta la sua attenzione, il suo rispetto per l’iniziativa dell’ex presidente Peres, ha garantito anche l’attenzione dei dicasteri della Curia Romana che sono particolarmente impegnati in questo campo e sono soprattutto – evidentemente – il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e il Pontificio Consiglio per la giustizia e per la pace, con i cardinali Tauran e Turkson».

Peres ha parlato al Papa della sua proposta di una «Onu delle religioni» e Francesco ha ribadito che l’iniziativa della preghiera per la pace, avvenuta in Vaticano con la partecipazione di Peres e di Abu Mazen, «non è affatto da considerare come qualcosa che sia fallita, visti gli eventi che poi sono seguiti, ma come l’apertura di una porta che continua a rimanere aperta, attraverso cui iniziative e valori possono essere incoraggiati a svilupparsi e ad andare avanti». L’udienza con il principe hashemita bin Talal, nelle parole di Padre Lombardi, è stata «un’udienza analoga», perché il principe giordano ha presentato al Papa l’attività dell’Istituto che egli ha fondato e condotto e che è anch’esso tutto nella direzione del dialogo e dell’impegno interreligioso in favore della pace, nell’attuale contesto della violenza; l’importanza del dialogo fra le religioni per la dignità umana e la pace, l’aiuto ai poveri nel tempo della globalizzazione, l’educazione dei giovani alla fratellanza, l’insistenza sul rispetto della dignità delle persone…». E tutto questo, «da portare avanti con stretta comunità di intenti da parte delle religioni che riconoscono un loro principio comune nella cosiddetta ‘regola d’oro’ riportata anche nel Vangelo: ‘Non fare agli altri ciò che non desideri che sia fatto a te. Fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te’».