Vita Chiesa

Frati minori: fr. Perry (ministro generale), «individuare vie concrete per muoverci in uscita»

Dopo aver osservato che «noi frati minori siamo ancorati profondamente al Vangelo e all’esempio di Gesù», il ministro generale invita a «un ascolto concreto dei nostri fratelli», a «porgere l’orecchio alle speranze, alle delusioni e ai sogni che ciascuno porta con sé». Occorre quindi, a suo avviso, «individuare vie concrete per muoverci in uscita, rispondendo con gioia al Signore che ci chiama alla conversione, per una vita francescana più autentica nel mondo di oggi che cambia così rapidamente». Infine, l’auspicio che continui «il cammino iniziato con il Cpo e, a vostra volta, nei vari contesti in cui vivete, portiate avanti questo processo di ascolto, discernimento e uscita».

Frati minori oggi sono presenti in 119 paesi di tutti i continenti. Nelle ultime statistiche, dalla fine del 2017, i numeri indicano una diminuzione più grande in America del Nord (31% in 10 anni) seguita dall’Europa occidentale (25% in 10 anni). Mentre continua la crescita in Africa, Asia e Oceania (18% in 10 anni). «Sostanzialmente – continua il testo – si può vedere che il movimento dell’Ordine segue quello della Chiesa». Numericamente i Frati minori sono 13.153 e sono distribuiti così: 2.399 in Europa Orientale; 3.725 in Europa Occidentale; 1.119 in America del Nord; 3.228 in America Latina; 1.580 in Asia e Oceania; 1.266 in Africa e Medio Oriente. «In paragone a 10 anni fa, l’Ordine è diminuito del 12,5%». Uno dei principali segni di cambiamento delle fraternità francescane nelle Conferenze dell’Emisfero Nord, ed anche nell’America del Sud anche se con minore intensità, è individuato nell’invecchiamento. La difficoltà segnalata è quella di «coprire tutti gli uffici assunti, particolarmente riguardo alla pastorale parrocchiale». «Anche questo è stato un fattore che ha portato a uno stile di vita individualista, con ricadute negative sulla qualità della vita fraterna».

«I frati considerano l’individualismo una minaccia per la comunione e ritengono che la questione debba essere continuamente affrontata»,  si legge nel documento del Consiglio plenario (Cpo). «L’individualismo chiude il fratello in sé stesso, così da indurlo ad interrompere il suo fare riferimento alla fraternità, specialmente nell’esercizio delle sue attività pastorali – continua il testo -. Il fratello agisce a nome suo, non tiene conto dei progetti fraterni e non condivide con la fraternità il cammino dell’attività e i frutti che ne derivano». Un atteggiamento «sempre più frequente in tanti fratelli» che «contraddice la nostra identità carismatica e la nostra chiamata all’evangelizzazione in fraternità, che è «la prima e più luminosa testimonianza del Vangelo, e segno profetico della nuova famiglia umana». Altro pericolo indicato è «il clericalismo», considerato «una mondanizzazione dell’esercizio del ministero ordinato» che «appare quando la Chiesa non è considerata un ‘mistero’ della grazia, bensì in termini sociologici o politici, e non è più il ‘servizio’ ma il ‘potere’ che modella l’attività ministeriale». «In questo modo il clericalismo ‘va spegnendo poco a poco il fuoco profetico di cui l’intera Chiesa è chiamata a rendere testimonianza nel cuore dei suoi popoli’», si legge nel testo che cita la lettera di Papa Francesco al card. Marc Ouellet. «Alcune Entità cercano di superare la mentalità clericale anche attraverso la formazione e gli incontri dei frati laici».

È stata creata a St. Albert, in Canada, la Provincia dello Spirito Santo (Province Saint-Esprit), nuova Provincia francescana canadese. L’unione delle due Province canadesi (San Giuseppe e Cristo Re) è stata formalizzata con un decreto del ministro generale, fra Michael Anthony Perry. Il nuovo ministro provinciale è fra Pierre Charland. «La creazione della nuova Provincia dello Spirito Santo del Canada ci riporta alle radici del nostro carisma francescano e riflette il desiderio di essere guidati dallo Spirito, anche verso sentieri sconosciuti. Tornando all’esperienza di Pentecoste e al centro del Vangelo – ha affermato il nuovo ministro provinciale -. Questo è ciò che spero caratterizzi la nuova Provincia canadese». La nuova Provincia comprenderà 87 frati, dai 32 ai 97 anni, presenti a Quebec (Montreal, Lachute, Trois-Rivières), British Columbia (Vancouver e Victoria) e Alberta (Edmonton e Cochrane). La curia provinciale si troverà a Montreal nel Convento della Resurrezione.