Vita Chiesa
GMG 2006: BENEDETTO XVI, «COSTRUITE LA VITA SU CRISTO, AMATE LA PAROLA DI DIO E LA CHIESA»
Costruire la vita su Cristo; amare la parola di Dio e la Chiesa; acquistare dimestichezza con la Bibbia riscoprendo la lectio divina sono le esortazioni contenute nel messaggio di Benedetto XVI per la XXI Giornata mondiale della Gioventù che quest’anno si celebra, nelle chiese locali, il 9 aprile, domenica delle Palme, sul tema Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino.
Nel testo, diffuso oggi, il Papa propone il programma dei giovani del terzo millennio: costruire la vita su Cristo, accogliendone la parola e mettendone in pratica gli insegnamenti. E’ urgente che sorga una nuova generazione di apostoli radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere il Vangelo. E se Gesù vi chiama, non abbiate paura di rispondergli con generosità, specialmente quando vi propone di seguirlo nella vita consacrata o sacerdotale. Non abbiate paura; fidatevi di Lui e non resterete delusi.
Amate e seguite la Chiesa prosegue il Pontefice – che ha la missione di indicare agli uomini il cammino della vera felicità. Non è facile riconoscere l’autentica felicità nel mondo in cui viviamo, in cui l’uomo è spesso ostaggio di correnti di pensiero, che lo conducono, pur credendosi “libero”, a perdersi negli errori o nelle illusioni di ideologie aberranti. E’ urgente “liberare la libertà”, rischiarare l’oscurità in cui l’umanità sta brancolando. Il Verbo incarnato ci rende liberi e dirige la nostra libertà verso il bene.
Cari giovani scrive ancora il Papa – meditate spesso la parola di Dio, e lasciate che lo Spirito Santo sia il vostro maestro. La presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti più difficili. Occorre prendere sul serio l’esortazione a considerare la parola di Dio come un'”arma” indispensabile nella lotta spirituale; essa agisce efficacemente e porta frutto se impariamo ad ascoltarla, per poi obbedire ad essa.