Vita Chiesa

GRECIA: INSEDIATO IERONIMOS II. CHIESA CATTOLICA NON INVITATA

Sabato 16 febbraio si è insediato il nuovo arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Ieronimos II, eletto dal Sacro Sinodo della Chiesa Ortodossa di Grecia il 7 febbraio scorso, dopo la morte di Christodoulos, morto il 28 Gennaio. Alla cerimonia, trasmessa in diretta tv, non sono stati invitati rappresentanti della Chiesa cattolica. A dichiararlo al Sir, “con la tristezza nel cuore”, è lo stesso presidente dei vescovi greci, mons. Francesco Papamanolis. “Per telefono – spiega mons. Papamanolis – molti mi chiedono il motivo della nostra assenza. A tutti rispondo che non siamo stati invitati. La delegazione della Santa Sede era da giorni designata. Nel sollecitare l’invito, dalla Chiesa ortodossa hanno risposto che all’insediamento non sarebbero stati invitati rappresentanti di altre Chiese. A rappresentare la Chiesa cattolica greca è stato invitato il parroco di San Dionigi, la Cattedrale cattolica di Atene. Temo – conclude – che i passi fatti con Christodoulos, bisogna rifarli all’indietro. Il Signore abbia pietà di noi. Non resta che pregare”.

Il mancato invito dei rappresentanti della Chiesa cattolica alla intronizzazione del nuovo arcivescovo di Atene e primate della Chiesa ortodossa di Grecia Ieronimos II avvenuta sabato 16 febbraio non è un segno di “impedimento al dialogo” né tantomeno di “mancanza di rispetto per i vescovi cattolici”. Così da Bruxelles, l’archimandrita Ignazio Sotiriadis, membro della delegazione della Chiesa ortodossa di Grecia presso le istituzioni europee, spiega al Sir perché sabato scorso alla intronizzazione di Ieronimos, la Chiesa cattolica non è stata invitata. Sotiriadis tiene a precisare che sull’accaduto “non c’è una interpretazione ufficiale” e che secondo una “sua interpretazione, il nuovo arcivescovo di Atene ha semplicemente voluto mantenere un profilo basso e quindi invitare come da protocollo solo le comunità locali, e non i capi delle altre chiese. Ha voluto infatti che sabato fosse intronizzato come arcivescovo di Atene e non come primate del Santo Sinodo tanto che nel suo discorso inaugurale non ha parlato né di Europa né delle relazioni intercristiane. Ciò significa anche che lascerà le cose che farà come primate della Chiesa ortodossa di Grecia, e quindi le relazioni al di fuori dell’arcidiocesi di Atene, ad una discussione che farà con tutta la gerarchia che lui convocherà il 28 febbraio. Farà delle proposte e queste dovranno essere approvate dal Sinodo”. Che non ci sia una “chiusura” – prosegue l’archimandrita – è anche dimostrato dal fatto che “l’arcivescovo Ieronimos ha approvato anche quest’anno (per il quarto anno consecutivo) il programma di borse di studio per una trentina di sacerdoti e seminaristi cattolici che per un mese durante l’estate andranno ad Atene a studiare la lingua, la cultura e la religiosità della Chiesa ortodossa”. Inoltre, “fin dalla sua elezione, l’arcivescovo ha dichiarato di volersi mettere “nella linea del Patriarca ecumenico Bartolomeo I” e ciò è “un segno che l’apertura del Patriarcato in campo ecumenico verrà rispettata anche dal nuovo Primate di Atene”. Altro segno infine delle buone relazioni con Roma è infine “la lettera di congratulazioni molto calorosa” che il Papa ha inviato attraverso il nunzio apostolico.

Sir