Vita Chiesa

Giornata del ringraziamento, appuntamenti in tutta la Toscana in difesa della terra

In Toscana più della metà della superficie (56%) è alterata dal consumo del suolo. Rispetto al 1990 gli ettari «occupati» da edifici, strade ed infrastrutture sono aumentati del 28% passando da 106.000 ettari a 135.800 del 2008. Ogni giorno il cemento si è divorato 5 ettari di suolo. 30.000 in 18 anni. Si stima che, nel 2013, la superficie compromessa e non recuperabile abbia raggiunto il 5,7%; Livorno e Pistoia le province con le percentuali più alte con l’8,2%. Ma a preoccupare è il suolo consumato nelle aree con pericolosità idraulica che catapultano la Toscana al quarto posto a livello nazionale dietro Emilia Romagna, Veneto e Piemonte con 26.000 ettari (11,2%). E’ l’analisi di Coldiretti Toscana sulla base dell’indagine «Il consumo di suolo in Italia» dall’Ispra in vista della 65esima Giornata del Ringraziamento che coinvolgerà tutte le province (info su www.toscana.coldiretti.it).

Primo appuntamento domenica 8 novembre a Prato, alla Chiesa di Santa Rita, località Fontanelle per proseguire successivamente al Duomo di Grosseto (15 novembre), alla Basilica di Sant’Agata a Asciano di Siena (22 novembre), al Santuario della Madonna dei Quercioli a Massa (22 novembre), alla Cattedrale di San Romolo di Fiesole a Firenze (29 novembre), alla Cattedrale di Monsummano Terme (29 novembre), al Duomo di Castelnuovo Garfagnana (29 novembre), alla Basilica Romanica di San Piero a Grado a Pisa (13 dicembre) e via via in tutte le altre frazioni.

La riflessione attorno al tema del consumo del suolo è il messaggio della Giornata del Ringraziamento dei Vescovi italiani che quest’anno ha come tema a «Il suolo, bene comune» che s’ispira all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che invita tutti gli uomini che abitano la terra alla «cura della casa comune». L’uomo ha infatti il compito ed il dovere di custodire la fertilità del suolo, prestare attenzione alle destinazioni d’uso della terra, arginare il fenomeno del land grabbing –l’accaparramento di terra da parte dei soggetti con maggior disponibilità economica –, garantire il diritto di accesso alla terra e alle risorse ittiche e forestali. E’ attorno a questo delicatissimo che si svolgeranno le celebrazioni caratterizzate da sfilate per le vie cittadini di trattori, liturgie e la benedizione dei frutti e dei mezzi agricoli. «La Giornata del Ringraziamento – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – è un momento gioioso, per ritrovarci e per stare insieme ma anche per riflettere su quelli che sono i punti di forza e debolezza del nostro settore. Affidiamo ogni giorno la nostra vita alla provvidenza che decide i nostri raccolti ed i frutti di cui potremo predisporre, però non dobbiamo dimenticarci che il suolo, la terra, sono risorse non rinnovabili e pertanto da salvaguardare perché preziose. Il consumo del suolo – prosegue – è rallentato in Toscana anche in seguito ai gravi effetti del maltempo che ha evidenziato tutte le fragilità del nostro territorio.  Per proteggere il territorio ed i cittadini occorre partire difendendo il nostro patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dall’avanzare della cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali: la strada che ha preso la Toscana è ora quella giusta».