Vita Chiesa

Giovani: a Marina di Massa il convegno regionale

di Renato Bruschi

A  Marina di Massa, nella splendida struttura della «Torre Fiat», si sono dati appuntamento, domenica scorsa, i responsabili diocesani e gli animatori della pastorale giovanile della Toscana. L’evento, assai partecipato con oltre 170 iscritti, s’inserisce nel cammino di formazione che sta orientando i giovani toscani, dopo l’esperienza della GMG, verso la dimensione culturale e sociale dell’evangelizzazione. Tema guida della giornata: «Tessitori di culture». Come ha messo ben in risalto don Piero Albanesi, dell’equipe di pastorale giovanile della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, «questo incontro è stato un momento di confronto tra noi animatori e formatori. Ci ha permesso di conoscere meglio San Paolo che, da tessitore di tende, dopo l’incontro con Cristo, è diventato tessitore di culture».

Mons. Giovanni De Vivo, vescovo di Pescia e delegato della Conferenza Episcopale Toscana per il servizio di Pastorale Giovanile ha aperto i lavori della giornata. Oltre agli animatori erano presenti diversi sacerdoti, tra cui don Niccolò Anselmi, dell’ufficio nazionale,  religiosi e suore provenienti da tutta la Toscana e alcuni giovani che, nella scorsa estate, sono andati a Sydney o hanno partecipato alla GMG di Pistoia. Monsignor Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, ha tenuto una «lectio divina» sull’Apostolo delle Genti e sull’esperienza di Damasco, «come un passaggio decisivo nella maturazione di san Paolo che l’ha portato a diventare un evangelizzatore perfettamente inserito nel proprio tempo». A mezzogiorno il vescovo della diocesi ospitante, mons. Eugenio Binini, ha presieduto la concelebrazione eucaristica. Nell’omelia, richiamando alcuni passi della lettera ai Corinti, ha posto l’accento sull’importanza del corpo e della sfera affettiva nella vita dei giovani.

Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla discussione e dal lavoro in equipe. Organizzati dall’equipe di Massa, si sono tenuti dieci «laboratori di… tessiture», che hanno permesso di approfondire i diversi ambiti dell’agire cristiano, dalla scuola al lavoro, dall’impegno politico ai mass-media, dalla corporeità alla vita di coppia, dal mondo virtuale all’economia. Da rilevare che a ogni tematica è stato accostato un tessuto appropriato (lana, seta, juta, velluto, raso ecc. ecc.), per rendere ancora più evidente la connessione tra «tessitura e cultura».

Al termine don Niccolò Anselmi, partendo da quanto emerso nei gruppi, ha aperto il dialogo invitando i formatori a promuovere tra i giovani la «cultura della speranza» e a coltivare la «passione educativa» senza aver paura di incrociare mondi che sembrano distanti fra loro. Proprio come ha fatto Paolo, il grande «tessitore di culture».