Vita Chiesa

Giovanni XXIII: Pax Christi, «sia proposto come patrono della nonviolenza attiva»

Una lettera aperta al card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, e al card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, per manifestare il disagio della nomina di San Giovanni XXIII «patrono presso Dio dell’Esercito italiano». La sottoscrivono Pax Christi e alcuni vescovi e rappresentanti di movimenti, gruppi, associazioni impegnati nella costruzione della pace, nella convinzione che «la vita e le opere del Santo Papa non possano essere associate alle forze armate».

«In un mondo segnato da una ‘terza guerra mondiale a pezzi’, da un aumento vertiginoso delle spese militari, da nuovi muri che si innalzano tra popoli e frontiere», la nostra Chiesa, affermano i firmatari della missiva, ha bisogno «di valorizzare il senso e l’amore per la pace, quella disarmata, fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla libertà, sull’amore, come ci ricorda la Pacem in Terris, i cui insegnamenti risultano di una profetica attualità».

Di qui la richiesta di «vedere la figura e l’esempio di Papa Roncalli proposti a protezione di quanti, credenti e non, si adoperano per un’umanità libera da eserciti (Caschi bianchi, Corpi civili di pace, operatori umanitari…) e sono impegnati con lo strumento della nonviolenza attiva nel disinnescare e risolvere i conflitti». «La proclamazione di San Giovanni XXIII patrono della nonviolenza attiva sarebbe una scelta profetica per quanti si adoperano concretamente per la pace in un mondo minacciato da guerre e dalla corsa al riarmo», concludono i firmatari della lettera aperta.