Gmg, Francesco ad argentini: «La fede è scandalo, deve disturbare
Testimoniare lo “scandalo della croce”; la Chiesa deve “uscire” per le strade del mondo; la fede deve “disturbare” e non va “annacquata”. Sono alcuni passaggi del discorso a braccio (testo integrale) appena rivolto da Papa Francesco ai connazionali argentini nella cattedrale di Rio.
Questo incontro, fortemente voluto da Bergoglio e organizzato fuori dal programma ufficiale della visita in Brasile, ha riempito la grande chiesa con 5mila persone, mentre al di fuori erano presenti, giunti nella notte, circa 30mila giovani. Il Pontefice è stato accolto da mons. José Maria Arancedo, presidente della Conferenza episcopale argentina, che ha chiesto al Papa “una benedizione per noi qui presenti e per la nostra amata patria”, per poi affermare, rivolto a Francesco: “Pregheremo per te, perché il Signore ti aiuti nel tuo ministero”.
Il Papa si è dapprima domandato cosa egli stesso si attende dopo la Gmg: “Mi aspetto che i giovani facciano rumore nelle diocesi”, che “la Chiesa vada nelle strade”, evitando “mondanità, clericalismo e chiusure”. E ancora: “Questa civiltà ha fatto del denaro un culto”, mentre si registra una prassi che esclude i giovani e gli anziani, una “specie di eutanasia forzata. Gli anziani sono messi a tacere, mentre i giovani sono senza lavoro. Invece bisogna lottare per i valori - ha proseguito il Papa -, gli anziani devono parlare e trasmettere la storia e i valori e i giovani non devono farsi escludere”.
Rivolgendosi agli argentini radunati nella cattedrale di Rio, il Pontefice ha detto poco oltre: “La fede in Cristo non è uno scherzo, è uno scandalo. La croce continua a essere uno scandalo, ma è anche l’unico cammino sicuro”. “La fede deve fare rumore, disturbare, la fede non va annacquata”. Il Papa ha quindi indicato ai giovani presenti di fare riferimento alle Beatitudini del Vangelo e ha concluso chiedendo, come sempre, “pregate per me, ne ho bisogno”.
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