Gmg Panama, mons. Ulloa, «inizia una nuova tappa nell’evangelizzazione di questo continente»
«L’esperienza di comunione ecclesiale e di rinnovamenti spirituale e pastorale che abbiamo vissuto insieme al Vicario di Cristo rimarrà impressa nella vita di ciascuno di noi». A garantirlo è stato l’arcivescovo di Panama, mons. José Domingo Ulloa Mendieta, salutando il Papa all’inizio della Messa finale della Gmg al Metro Park, a cui hanno partecipato oltre 700mila giovani, molti dei quali hanno passato la notte qui, dopo la Veglia di ieri sera.

«Questa ricchezza della fede, vissuta in allegria e speranza attraverso i tanti giovani, ci dice che cos’è la speranza, che è possibile realizzare i nostri sogni». «Siamo convinti che i giovani del mondo che hanno vissuto questa Gmg hanno scoperto la Vergine Maria e il modello di impegno cristiano», ha proseguito Ulloa: «Grazie per averci permesso di preparare, organizzare e celebrare questa Giornata Mondiale della Gioventù, dal sapore mariano, uno stile molto latinoamericano e caraibico, con spazi di preghiera, di formazione, di rinnovamento e di conversione pastorale». «Inizia una nuova tappa nell’evangelizzazione di questo continente della speranza e nell’amore – ha annunciato il vescovo – nel quale i giovani ci spingono ad essere una Chiesa in uscita, a non aver paura di incontrarsi col mondo per annunciare la Buona Novella, con la passione dei discepoli e missionari di Gesù Cristo. Grazie, Santo Padre, per la sua fedeltà a Gesù Cristo e per il suo impegno nella Chiesa, con una Chiesa povera, vicina e misericordiosa. Grazie per averci ricordato che nessun progetto politico o sociale può essere fatto lasciando fuori i giovani».
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