Vita Chiesa

Gmg, la grande veglia

(Madrid, dai nostri inviati – 20 agosto) – Oggi è il giorno della grande veglia all’aerodromo di Cuatro Vientos, dove convergeranno tutti i giovani della Gmg per la veglia con il Papa. Per il Pontefice la giornata si è aperta con le confessioni di tre volontari nel parco del Retiro seguita da una messa con circa 4.500 seminaristi nella cattedrale dell’Almudena. Al termine della celebrazione il Papa annuncerà che San Giovanni d’Avila sarà dichiarato dottore della Chiesa e patrono del clero secolare spagnolo. Poco dopo, nella sacrestia, Benedetto XVI, che ieri ha avuto un incontro con il capo del governo Zapatero nella Nunziatura di Madrid, avrà un breve appuntamento privato con Mariano Rajoy, leader del Partito popolare, attualmente all’opposizione. A mezzogiorno saranno aperte le porte dell’aerodromo per i pellegrini mentre il Pontefice pranzerà con i cardinali di Spagna e i vescovi di Madrid; nel pomeriggio il Papa vedrà prima i rappresentanti dei comitati organizzatori della Gmg e poi visiterà la Fondazione Istituto San José, un centro per persone disabili e con gravi malattie neurodegenerative. Alla 20 l’arrivo a Cuatro Vientos per la veglia con i giovani.

NELLA CATTEDRALE DELL’ALMUDENA LA MESSA CON I SEMINARISTIE’ dedicata ai seminaristi diocesani e religiosi la giornata di oggi della Gmg, con l’eucaristia presieduta questa mattina da Benedetto XVI nella cattedrale madrilena Nuestra Señora la Real de la Almudena (leggi servizio). Vi hanno partecipato circa 4.500 seminaristi e diaconi giunti da tutto il mondo; a concelebrare il seguito papale, 90 vescovi spagnoli e 30 del resto del mondo – tra cui l’arcivescovo di Sidney, card. George Pell, che ha ospitato la precedente Gmg e quello di Rio de Janeiro, mons. Orani João Tempesta –, rettori dei seminari e sacerdoti del clero spagnolo. Il coro è animato da un centinaio di seminaristi dell’arcidiocesi di Madrid; i canti in gregoriano sono stati diretti dal benedettino p. Juan Pablo Rubio e quelli polifonici da d. Javier Ávila della diocesi di Getafe. Al termine della messa, Benedetto XVI ha annunciato l’intenzione di proclamare san Giovanni D’Avila dottore della Chiesa. La cattedrale, al cui interno è custodita l’immagine della Vergine dell’Almudena, patrona di Madrid, venne edificata tra XIX e XX secolo ed è stata consacrata da Giovanni Paolo II il 15 giugno 1993. CUATRO VIENTOS: UN FIUME DI GIOVANI IN MARCIADecine di migliaia di pellegrini sono in queste ore in marcia verso Cuatro Vientos, sede degli appuntamenti finali della Gmg di Madrid, la veglia di stasera e la messa di domani. Una fiumana di gente che gli abitanti delle zone di Madrid poste nei pressi dell’aerodromo sta accompagnando con simpatia, salutando dalle finestre e dai balconi, e sopportando con pazienza il disagio arrecato alla mobilità della zona. Durante il tratto a piedi, di oltre 8 chilometri, i giovani recitano il rosario, sventolano bandiere e cantano. Una volta giunti all’aerodromo, dopo aver passato la sicurezza, i pellegrini ricevono le razioni di acqua e cibo per due giorni. Il menù prevede, tra le varie cose, insalate, salsicce, sandwich, patate, triturati di frutta, prosciutto, yogurt, cracker, cornetti e anche una bevanda energizzante a base di cacao. Il kit di ‘sopravvivenza’ è corredato da liquidi igienizzanti per le mani, sacchi per i rifiuti e posate di plastica. Il caldo sarà il nemico principale dei pellegrini che dormiranno anche a Cuatro Vientos. Sulla spianata cominciano a spuntare gazebo, teli e ombrelloni da spiaggia. Non manca la fantasia: una giovane italiana si è costruito un ombrello usando la tela con il logo della Gmg fornita dalla Pastorale giovanile della Cei all’interno del kit degli italiani. Alcuni settori risultano già pieni o in via di riempimento. CUATRO VIENTOS: LO SCHEMA DELLA VEGLIALa veglia di preghiera di questa sera presenta tre parti ben definite, secondo quanto riporta il Messale della visita papale. La prima è una processione con la Croce dei giovani, portata da ragazzi di nazioni dei cinque continenti, accompagnata da un altro corteo che trasporta l’Icona di Maria con alcune lampade. Una volta collocata la croce e le lampade al loro posto, i giovani accendono le candele che trovano nella sacca del pellegrino e si uniscono nella contemplazione della Croce. La seconda parte ha come protagonista la Parola di Dio. Cinque giovani pongono delle domande al Papa e, dopo la proclamazione del Vangelo, tratto da Giovanni cap.15, Benedetto XVI terrà il suo discorso dando risposta agli interlocutori. Subito dopo avrà inizio la terza parte con l’esposizione e la benedizione solenne con il santissimo Sacramento esposto nell’ostensorio della cattedrale di Toledo, realizzato dall’orafo Enrique de Arfe nel XVI secolo. Alla fine dell’adorazione, Benedetto XVI consacrerà i giovani al Sacro Cuore di Gesù. Il canto dell’inno Cantemos al Amor de los Amores, composto in occasione del XXII Congresso eucaristico internazionale tenutosi a Madrid nel 1911, chiuderà la veglia. CUATRO VIENTOS: “PIOVE” SOLE SULL’AERODROMO CHE BALLA(Madrid, dai nostri inviati) – Un aerodromo che balla: è questa l’immagine che offre di sé Cuatro Vientos, il luogo dove questo pomeriggio stanno arrivando tutti i giovani presenti a Madrid per la Gmg. Si tratta di un’area corrispondente a 41 campi da calcio che si va riempiendo da questa mattina. I giovani, con le bandiere di tutti i Paesi, continuano ad arrivare a fiumane: oltre i cappelli i ragazzi aprono gli ombrelli, perché letteralmente, “piove” sole e questo è l’unico modo per proteggersi. Molti “corrono” incontro ai mezzi dei vigili del fuoco perché i pompieri sparano dall’alto l’acqua con gli idranti, e in questo momento, 37 gradi, queste docce improvvisate sono un refrigerio prezioso. Il palco è naturalmente bianco, di forma concava e arrotondata e sembra quasi un’onda che si solleva: al centro una grande tettoia che ha la sagoma di un albero, con una fronda bianca che si allarga a proteggere il Papa, i cardinali e i vescovi che si siederanno sotto. Il tempo dell’attesa è scandito dalla musica e dalle testimonianze: a saltare e a gridare “noi siamo la gioventù del Papa” non sono solo i ragazzi, ma anche le suore con i loro veli, i religiosi e tutti coloro che stanno nell’aerodromo. Particolarmente allegri i brasiliani: alcuni di loro nonostante il caldo continuano a muoversi a ritmo di musica, senza la maglietta, magari, ma con la croce al collo ben visibile.