Vita Chiesa

Grosseto, la Diocesi lancia un doppio corso di formazione e orientamento al lavoro per i giovani

«Rimettere il lavoro al centro dei processi formativi». Recita così la prima proposta che i delegati alla 48^ Settimana sociale dei cattolici, che si è tenuta a Cagliari a fine ottobre sul tema «Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo, solidale», hanno rivolto al Governo. Rafforzare la «filiera formativa professionalizzante» per «ridurre ulteriormente e in misura più consistente la disoccupazione giovanile»: una proposta, che diventa anche un impegno della Chiesa di Grosseto.

Partirà, infatti, a metà febbraio il progetto «Mettersi in gioco», a cui fin dal rientro da Cagliari, stanno lavorando i quattro delegati della Diocesi alla Settimana sociale (Francesco Gentili, Aldo Turacchi, Damiano Sbaraglia e Massimiliano Tulipano), assieme all’ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro. Un percorso di confronto, di riflessione e quindi di operatività «con l’obiettivo – spiega Gabriele Baccetti, direttore dell’ufficio – di offrire al territorio, da parte della Chiesa di Grosseto, uno strumento concreto e il più possibile ben fatto, per preparare i giovani e coloro che in questo momento non sono inseriti nel mercato del lavoro, a individuare nuove strade, realmente percorribili, per mettersi o rimettersi in gioco».

Il progetto vede la collaborazione della Fondazione Chelli e dell’associazione L’Altra Città.

D’altra parte è questa la filosofia che ispira la Chiesa nel campo del lavoro: no all’assistenzialismo, sì all’accompagnamento delle persone dentro percorsi di speranza, in cui ognuno possa rimettere a fuoco il proprio desiderio di crescita personale e professionale, assumendosi la responsabilità dei propri talenti, per sviluppare il proprio potenziale.

IL PROGETTO «Mettersi in gioco» si strutturerà su due percorsi distinti: un corso di formazione sull’orientamento al lavoro ed uno sul fare impresa.

Dal punto di vista didattico sono previste, in entrambi i corsi, lezioni frontali e interattive, che alternano test individuali, lavori di gruppo, laboratori, giochi d’aula, spezzoni di film e di cortometraggi, «in modo – spiega Francesco Gentili, tra i quattro delegati diocesani a Cagliari – da coinvolgere i partecipanti al corso e condividere con loro buone prassi». Per il corso sul fare impresa, le modalità didattiche prevederanno anche case history, la stesura di un business plan per verificare la fattibilità dell’idea imprenditoriale e anche le testimonianze di imprenditori che si sono affermati in vari campi produttivi.

«Ci rendiamo conto – commenta Gabriele Baccetti – che si tratta di un progetto ambizioso, ma ci crediamo fermamente, convinti, anche nel confronto col vescovo Rodolfo, che la Chiesa in uscita è anche quella che si mette in gioco e si misura con problematiche concrete, come quella del lavoro, per contribuire a riconsiderarlo come l’ambito della vita in cui non solo realizziamo noi stessi, ma anche contribuiamo fattivamente all’opera creatrice di Dio, che continuamente investe su di noi per far progredire la storia. Questo progetto vuole essere una piccola risposta al territorio e, insieme, un gesto di evangelizzazione».

Ecco le informazioni essenziali per poter partecipare ad uno dei due corsi proposti dall’ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro.

Corso di orientamento al lavoroDURATA: 30 ore in 10 incontri dalle 17 alle 20 nei giorni di lunedi e giovediPERIODO DI SVOLGIMENTO: dal 15 febbraio al 19 marzoMODALITÀ DIDATTICHE: lezioni frontali e interattive, lavori di gruppo, laboratori, giochi d’aula, uso di spezzoni di film e cortometraggi. Corso su Fare impresaDURATA: 30 ore in 10 incontri dalle 17 alle 20 nei giorni di martedi e venerdiPERIODO DI SVOLGIMENTO: dal 16 febbraio al 20 marzoMODALITÀ DIDATTICHE: laboratorio interattivo che alterna lezioni frontali, spezzoni di film, case history, fino alla stesura di un business plan per verificare la fattibilità dell’idea imprenditoriale.

ALTRE INFORMAZIONI Entrambi i corsi si terranno a Grosseto, negli spazi della Fondazione Chelli (via Ferrucci) e dell’agenzia formativa L’Altra Città (via Alfieri), coinvolgendo, ognuno, non più di 15 persone. Nel caso in cui le richieste di partecipazione superino quota 20, ci sarà un colloquio di orientamento per verificare le motivazioni dei potenziali allievi. Oltre ai docenti sono previste le testimonianze di esperti di settore, rappresentanti di associazioni di categoria e imprenditori, che raccontano la loro storia, danno indicazioni e suggerimenti utili sia alla ricerca attiva del lavoro, che alla creazione di impresa. Per avere ulteriori informazioni o richiedere la scheda di iscrizione si può scrivere ainfo@diocesidigrosseto.it