Vita Chiesa

«Grosseto per Aleppo», per tre giorni incontri e raccolta fondi per la Siria

Rafforzare l’amicizia, offrire un messaggio che possa incidere sul territorio, ascoltare la situazione dalla voce di chi vive il dramma del terrorismo, degli attentati, delle morti e della mancanza di tutto e esprimere vicinanza e partecipazione attraverso un aiuto concreto.

Con questi intenti la diocesi di Grosseto lancia l’iniziativa «Grosseto per Aleppo». La Chiesa locale si appresta, infatti, ad accogliere fra Ibrahim Alsabagh, frate minore francescano della Custodia di Terra Santa, da novembre parroco della comunità latina di Aleppo, in Siria. Fra Ibrahim sarà nel capoluogo maremmano dal 1 al 3 maggio e attorno a questa visita il vescovo Rodolfo ha desiderato costruire una serie di iniziative di preghiera, di sensibilizzazione, di conoscenza, di condivisione fattiva.

«P. Ibrahim – ha scritto il vescovo Rodolfo Cetoloni nella lettera indirizzata a tutta la comunità diocesana –  deve rientrare per alcuni giorni in Italia e l’affetto, che lo lega alla nostra Diocesi, gli ha fatto accettare l’invito di venire a Grosseto. Abbiamo così l’occasione di poter incontrare una persona cara, una testimonianza diretta: conoscere di più e meglio, condividere, prendere qualche iniziativa di solidarietà. Ho pensato perciò – prosegue il presule – di organizzare alcuni incontri. Sono inattesi e improvvisati, in un periodo nel quale ognuno ha molte cose da fare, ma, se si vuole, credo che si possa trovare il giusto tempo per qualcuno dei momenti indicati».

Il vescovo questa mattina ha incontrato la stampa per illustrare le finalità e le iniziative programmate per accogliere fra Ibrahim. Mons. Cetoloni ha ricostruito la presenza, ormai plurisecolare, dei frati francescani nelle regioni della Terra Santa, che scaturisce dal desiderio che il Poverello d’Assisi ebbe in vita di visitare, da messaggero di pace, i luoghi in cui Cristo si è incarnato, ha vissuto, ha annunciato il Vangelo, è morto e risorto. Lo storico incontro che ebbe col sultano ha segnato per sempre la storia del suo Ordine, tanto che fin da subito i frati sono stati presenti in quelle terre dando poi vita alla Custodia di Terra Santa. Il compito dei frati minori è, prima di tutto, custodire i luoghi della redenzione, guidare pastoralmente le parrocchie di rito latino, l’accoglienza dei pellegrini, portare avanti tante opere in campo sociale e culturale (scuole, ospedali, strutture per l’infanzia ecc…), a servizio dei poveri «perché sono cristiani». In Siria anche Aleppo, Damasco e i villaggi dell’Oronte e l’antica Laodicea fanno parte della Custodia di Terra Santa ed è lì che presta il suo servizio fra Ibrahim, 44 anni, originario di Damasco.

Oltre a fra Ibrahim, sarà a Grosseto anche fra Firas Lufti, frate francescano siriano che studia a Roma. «Questi tre giorni – ha spiegato il vescovo Rodolfo – nascono prima di tutto dall’amicizia che ci lega a questi due religiosi. Poi perché le volte che sono venuti a Grosseto (padre Firas dette la sua testimonianza sul sagrato del duomo il 3 novembre 2013 in occasione della fiaccolata “Lampedusa è qui”) hanno suscitato grande attenzione da parte della città e un’incidenza forte sulle persone. L’altro motivo è per far conoscere la situazione della Siria, in particolare di Aleppo, da testimoni che la vivono sulla loro pelle tutti i giorni. Lì tutta la comunità cristiana offre una testimonianza di carità straordinaria, perché intorno alla parrocchia fanno capo circa 300 famiglie che non hanno più nulla. Nello stesso tempo in questi giorni vorremmo dimostrare partecipazione e vicinanza attraverso una raccolta fondi: ho chiesto alle parrocchie della diocesi che domenica 3 maggio facciano una colletta per Aleppo, mentre sabato 2 maggio alle 21 in Cattedrale la corale Puccini offrirà una ‘Notte di note per Aleppo’ a questo scopo. E’ importante – ha insistito il vescovo – ascoltare queste storie ed è importante capire perché tanti di loro fuggono, e noi ne viviamo quella che per alcuni è una ‘invasione’, ma che invece è il tentativo di sopravvivere, che non può essere arrestata in modo violento e non umano».

Il vescovo ha tenuto a ringraziare proprio la corale Puccini che si è immediatamente resa disponibile ad offrire il concerto del 2 maggio. A questo proposito il vice presidente della corale, Francesco Giambrone, ha definito l’invito rivolto dal vescovo «un piacere a cui rispondere positivamente ed un onore, perché è l’occasione anche per noi per incontrare e fare esperienza della situazione dolorosa che vivono le popolazioni della Siria. Credenti o meno, l’aspirazione della corale è di veicolare attraverso la musica i valori positivi, a partire dalla pace». Nella serata del 2 maggio sarà proposto un repertorio di musica sacra dal ‘500 ai giorni nostri, con alcuni passaggi sui capitoli più importanti della storia della corale, a partire dai due inni del centenario.

Questo il programma dei tre giorni:

VENERDI 1 MAGGIO, Festa di san Giuseppe LavoratoreORE 12 – CATTEDRALE DI SAN LORENZO – GROSSETOIn collaborazione con l’Ufficio Pastorale sociale e del lavoroMessa per il mondo del lavoro e Testimonianza di Padre Ibrahim ORE 21 – CHIESA SAN FRANCESCO – GROSSETOVeglia di preghiera –Incontro-testimonianza con Padre IbrahimSi propone di rinunciare alla cena e offrire a lui  il corrispettivo in denaro per coloro che cercano aiuto dalla sua Parrocchia di Aleppo. SABATO 2 MAGGIOOre 10 – PALAZZO VESCOVILE, Corso Carducci, 11 – GROSSETOIncontro di Padre Ibrahim con le Autorità Istituzionali del Territorio Ore 11 – PALAZZO VESCOVILE GROSSETOIncontro con la stampa e i mezzi di comunicazione Ore 21 – CATTEDRALE DI SAN LORENZO GROSSETOConcerto per Aleppo “Notte di note per la Siria” della Corale PucciniRaccolta fondi per la Parrocchia di San Francesco di Aleppo DOMENICA 3 MAGGIO, Festa della Madonna delle Grazie, Patrona della DiocesiOre 11 – CATTEDRALE DI SAN LORENZO – GROSSETO Messa Solenne presieduta dal vescovoTestimonianza di Padre IbrahimPARROCCHIE DELLA DIOCESI: colletta di offerte per padre Ibrahim  e la Parrocchia di san Francesco in Aleppo