Vita Chiesa

IMMIGRATI: IL PAPA, SI DIFFONDA LO SPIRITO DI ACCOGLIENZA

“È importante che si diffonda lo spirito dell’accoglienza, da tradurre in comportamenti sociali di attenzione specialmente a chi è nel bisogno. Ognuno è chiamato a contribuire per rendere il mondo migliore cominciando dal proprio ambito di vita e di azione”. È quanto ha ribadito ieri Giovanni Paolo II, prima della recita dell’Angelus, in riferimento alla Giornata delle Migrazioni, celebrata in Italia sul, tema “Accoglietevi come Cristo ha accolto voi”.

“Viviamo in un’epoca di profondi mutamenti – ha detto il Pontefice – che investono persone, gruppi etnici e popoli. Anche oggi si registrano gravi disuguaglianze, specialmente tra nord e sud del mondo. Ciò fa sì che la terra sia purtroppo per gli uni un luogo di povertà e di privazioni, mentre nelle mani di altri si concentrano grandi ricchezze. In questo contesto, l”altro’ rischia di essere considerato spesso un concorrente, tanto più se è ‘diverso’ per lingua, nazionalità e cultura”.

Da qui l’auspicio del Papa a “famiglie, associazioni, comunità ecclesiali e civili” affinché “diventino sempre più palestre di ospitalità, di civile convivenza, di dialogo fecondo. Gli immigrati, da parte loro, sappiano rispettare le leggi dello Stato che li accoglie e contribuire così ad un migliore inserimento nel nuovo contesto sociale”. Il Santo Padre ha inoltre espresso la propria “commossa partecipazione al dolore dei familiari di coloro che, venerdì scorso (15 novembre), sono stati vittime ad Ebron, in Terra Santa, di un vile attacco. Mentre invoco il riposo eterno per quanti sono morti, prego il Signore di infondere in tutti il coraggio necessario per ritrovare la strada della giustizia e della pace”. Dopo l’Angelus Giovanni Paolo II ha ricordato l’iniziativa della Chiesa francese che “come ogni anno, in questa domenica invita a fare memoria delle vittime della strada. Domando agli automobilisti di avere rispetto degli altri, accettando di essere prudenti e responsabili”. Sir