Vita Chiesa

INGHILTERRA: CHIESA INGLESE E SCOZZESE INSIEME CONTRO MATRIMONIO GAY

«Un matrimonio tra omosessuali sarebbe uno sconvolgimento radicale di un diritto umano universalmente accettato». Lo dice il card. Keith O’Brien in un commento diffuso dalla Conferenza episcopale scozzese e pubblicato sul domenicale “Sunday Telegraph” di ieri. Benché la proposta di trasformare le unioni civili in veri e propri matrimoni riguardi soltanto l’Inghilterra e il Galles, essa sarà votata da tutti i parlamentari di Westminster, compresi quelli scozzesi. Il governo ha lanciato questo mese un processo di consultazione popolare sull’introduzione dei matrimoni gay e la Chiesa cattolica di Inghilterra, Galles e Scozia si è mobilitata invitando i fedeli a firmare una petizione a favore del matrimonio tradizionale organizzata dall’associazione “Coalizione per il matrimonio”. Il leader della Conferenza episcopale scozzese stigmatizza la decisione del governo di David Cameron e chiede allo stesso di proteggere, piuttosto che smantellare il matrimonio. “Questa proposta è un tentativo di ridefinire il matrimonio per l’intera società”, scrive il cardinale, ricordando che è una via senza fine che potrebbe anche “portare a unioni di tre persone anziché solo di due.Sulla decisione del Governo Cameron è intervenuto anche, dal sito della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, mons. Peter Smith, arcivescovo di Southwark e presidente del dipartimento per la responsabilità cristiana. “La consultazione imminente del governo sul tentativo di cambiare la definizione di matrimonio preoccupa molte persone nella nostra società e incoraggeremo i cattolici a partecipare nel processo di consultazione e a rendere note le loro obiezioni”, scrive mons. Smith. “Un cambiamento non è necessario perché la legge sulle unioni civili garantisce già i diritti civili di coppie dello stesso sesso – aggiunge l’arcivescovo – né è desiderabile perché il significato legale del matrimonio verrebbe modificato con la rimozione di qualsiasi riferimento alla generazione e alla crescita dei figli”. “Il matrimonio è una istituzione sociale fondamentale e né lo Stato né la Chiesa hanno il diritto di ridefinire il suo significato. Insieme con la “Chiesa di Inghilterra e la nuova ‘Coalizione per il matrimonio’ incoraggeremo le persone a firmare la petizione per dimostrare la loro opposizione a un cambiamento nella legge sul matrimonio”. Una lettera pastorale su questo argomento sarà pubblicata nelle prossime settimane dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. (Sir)