Vita Chiesa

Il matrimonio: una cerimonia o un sacramento?

DI DON FRANCESCO SENSINIÈ giorno di mercato. Tra un bancarella e l’altra mi fermo ad ascoltare il dialogo tra due signori. «Domani devo andare a messa perché si sposa un mio collega. Mi sento un po’ a disagio perché abitualmente alla messa non ci vado. Penso di restare fuori dalla chiesa». Dentro di me esprimo subito un giudizio negativo. Quando celebro anch’io dei matrimoni non gradisco il fatto che la gente rimanga fuori della chiesa. Preferirei un atteggiamento di maggiore disponibilità. Ma quante persone che sono dentro in realtà sono «fuori»?Superando allora questo mio pregiudizio, mi chiedo: che cosa impedisce a tante persone di entrare in chiesa? Il fatto che non frequentando per tanto tempo si sentono fuori posto? Pensano che la «cerimonia» è sempre la stessa e non dice nulla di nuovo? Non credono? Conoscono bene il prete celebrante?

«L’ultimo matrimonio, al quale ho partecipato, è stata una bella cerimonia» ribatte l’altro. Di nuovo scattano i miei pre-giudizi: non ho mai sentito dire che il matrimonio sia stato un bel sacramento! C’ è differenza tra sacramento e cerimonia? Il sacramento riguarda Dio e la cerimonia riguarda gli uomini? Non posso pensare che sia solo questione di termini.

«Gli sposi sono passati da tutti gli invitati a dare la pace, c’era poi una cantante veramente brava e non è stata una cosa noiosa». «Sei stato proprio fortunato!» commenta l’amico. «Potresti avere fortuna anche te» ribatte subito l’altro. Quindi piuttosto che star fuori con il dubbio (potrebbe anche piovere!) potresti stare almeno in fondo alla chiesa ed eventualmente uscire se ti senti a disagio o non condividi certi gesti.

Non mi dispiace l’idea di considerare «fortuna», anche se apparentemente profana e un po’ infantile, un sacramento. Forse potrebbe essere il primo passo per comprenderne meglio il suo significato e il suo valore.

Anche nel vangelo c’è un personaggio di nome Zaccheo che nei confronti di Gesù si mosse solo per curiosità e non certo per fede. E proprio la curiosità favorì la sua fede. Quell’incontro fu la sua fortuna.

«Scusate signori, vi interessano queste camicie a metà prezzo?» A questo punto i due signori sono talmente incuriositi di sfruttare questa possibilità, che interrompono il dialogo e si avvicinano alla bancarella. E io, lasciandoli, riprendo il mio cammino.