Vita Chiesa

Il saluto della Toscana ai missionari morti in Tanzania

“Sorella morte ha colto tre dei nostri fratelli e il giovane volontario che li accompagnava, mentre stavano svolgendo la loro missione”. Così il Ministro Generale dei Cappuccini, padre Mauro Iöri, ha ricordato stamani durante i funerali, nella basilica di Santa Croce a Firenze, i tre frati toscani scomparsi la scorsa settimana in Tanzania mentre viaggiavano, sulle disastrate strade africane, per visitare la missione: padre Luciano Baffigi (Ministro della Provincia Toscana), padre Corrado Trivelli (segretario della Provincia per le missioni) e padre Silverio Ghelli, che dal 1967 era missionario in Africa. Insieme a loro c’era anche Andrea Ferri, un giovane volontario che frequentava da tempo le attività dei cappuccini.

La litugia funebre, in una basilica stracolma, è stata presieduta dall’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, che ha aperto la celebrazione ricordando “questi fratelli che hanno consacrato la vita al Vangelo. Il Signore – ha aggiunto Betori – li ha voluti incontrare mentre svolgevano il compito più proprio della Chiesa: annunciare Cristo, fondare comunità cristiane. È questo infatti che stavano facendo quel giorno in Africa”.

Nell’omelia, padre Iöri ha ricordato l’attività di evangelizzazione e di carità che i cappuccini toscani svolgono nella missione in Tanzania, le tante opere sociali, le scuole, le case di accoglienza, gli ospedali. “E’ significativo – ha commentato – che gli stessi frati toscani che custodiscono due eremi tanto cari a San Francesco, come l’eremo delle Celle a Cortona e quello di Montecasale a Sansepolcro, siano sempre stati anche così pronti a partire ogni volta che c’era da partire per portare il Vangelo nel mondo. Siamo in Avvento – ha concluso – e chiediamo a Gesù di venire ad asciugare le nostre lacrime”.

Le offerte raccolte in memoria dei tre frati saranno devolute alla missione di Pugu, in Tanzania, e a quella dell’Isola del Serpente, in Nigeria, per sostenere asili e scuole aperti dai Cappuccini. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, presente ai funerali, ha annunciato la partecipazione del Comune, attraverso le proprie strutture per la cooperazione internazionale, a questi progetti.

Si sono svolti a Cerbaia invece i funerali di Andrea Ferri. Tra i canti, anche uno che aveva composto lui stesso: “Dio, adesso so che una speranza c’è, nel tuo disegno forse c’è ancora un posto per me” sono le toccanti parole con cui inizia il testo.

Morti sulle strade della missione, la Toscana abbraccia i Cappuccini