Vita Chiesa

Iraq, morto Patriarca Delly; il cordoglio del Papa

Nato a Telkaif, nell’arcieparchia di Mossul dei Caldei, il 27 settembre 1927, Delly era laureato in teologia alla Pontificia Università Urbaniana e in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense ed era licenziato in filosofia all’Urbaniana. Ordinato sacerdote il 21 dicembre 1952 a Roma, era rientrato a Baghdad come segretario del Patriarca il 30 dicembre 1960. Il 7 dicembre 1962 assume l’incarico di ausiliare del Patriarca Paul II Cheikho, ricevendo l’ordinazione episcopale il 19 aprile 1963, anno in cui diventa membro del Concilio Vaticano II. Il 3 dicembre 2003 viene eletto dai vescovi caldei Patriarca di Babilonia, proprio mentre l’Iraq stava attraversando un momento storico tremendo, dopo l’intervento della coalizione militare guidata dagli Usa che aveva portato alla caduta del regime di Saddam Hussein. «Un uomo fedele alla sua missione che ha servito con zelo la Chiesa caldea per più di 60 anni, prima come sacerdote, poi come vescovo e come Patriarca»: così monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad, ricorda al Sir Delly del quale fu uno dei più stretti collaboratori.

«Ha sempre lavorato con dedizione per l’unità, per l’obbedienza e l’amore che deve essere tra di noi. Ha svolto la sua missione in tempi difficilissimi, segnati da guerre, conflitti e sanzioni e, animato dall’amore per la sua terra, non ha mai lasciato l’Iraq restando con i fedeli per incoraggiarli. È rimasto con la sua Chiesa quando questa ha visto i suoi sacerdoti e vescovi rapiti e uccisi e le chiese attaccate e distrutte come a Baghdad e Mossul, nel 2004. In diversi casi, è intervenuto personalmente pagando il riscatto di sacerdoti rapiti. Fare del bene a tutti – conclude mons. Warduni – era uno dei tratti distintivi del suo carattere. Insisteva sempre per l’amore verso l’Iraq. A salvare il nostro Paese, ripeteva spesso, sarà l’unità». I funerali del cardinale Delly, conferma l’ausiliare di Baghdad, saranno celebrati a Detroit mentre sabato 12 aprile, nella cattedrale di san Giuseppe nella capitale irachena, verrà celebrata una Messa (ore 10) in suffragio, alla presenza di sacerdoti e vescovi. Nel pomeriggio il Patriarca Louis Raphael I Sako sarà a ricevere le condoglianze. «Per noi cristiani iracheni – sono parole del Patriarca Sako – si avvicina la Settimana Santa che conduce alla Pasqua di risurrezione. Il ricordo del cardinale Delly si inserisce nel contesto di queste celebrazioni. Sono tempi forti. Dobbiamo rinnovarci, accettare le sofferenze come Gesù, per essere salvati».

Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio in un telegramma indirizzato al Patriarca Louis Raphael I Sako, nel quale ricorda il grande impegno del cardinale Delly per «la promozione di relazioni rispettose, giuste e pacifiche con i seguaci delle diverse religioni» e la «grande dedizione per la propria gente». Il Pontefice non manca infine di impartire la sua Benedizione apostolica a quanti piangono la morte di questo «stimato pastore». Nei prossimi giorni – informa Radio Vaticana – una solenne Messa di suffragio verrà celebrata anche nella cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad.

I funerali si svolgeranno domani a San Diego, mentre la salma verrà tumulata sabato prossimo a Detroit dove risiedono gran parte dei parenti più stretti del Patriarca emerito, che si sono trasferiti dall’Iraq negli Stati Uniti, negli anni scorsi.